lunedì 24 luglio 2023

LA POESIA: uno sforzo di attenzione

 “L’attenzione è la virtù psicologica cardinale, da cui dipendono forse tutte le altre, perché non possono esservi né fede, né speranza, né carità per alcuna cosa se questa non riceve prima attenzione.”(J.Hillman)

English version : Poetry: the virtue of attention

In questo momento storico, rendere poesia alla vita diventa, a mio avviso, uno dei più nobili intenti che l’essere pienamente umano possa proporsi. 

Non tutti hanno la forza di farlo, perché l’atmosfera energetica del pianeta è  stata fatta di proposito  asfissiante, densa, avvilente. Mai come in questi ultimi anni, la terra soffre di scarsa vitalità: ogni campo umano è volutamente degradato, degenerato e abbassato di tono.

In tale panorama, tuttavia, c’è ancora chi ingaggia una lotta spirituale per mantenere vivo il Bello, il Vero, il Buono. Sono uomini e donne di ogni razza e condizione, accumunati e sostenuti da un Fuoco che non è di questo mondo. 

Poiché le arti e la letteratura sono la mia passione, mi rivolgo a coloro che possono ancora ridestare il canto sopito della poesia con la benedizione di un nuovo sguardo. Lo sguardo poetico  non è facile da sostenere; deve saper attraversare il disagio interiore e il caos esteriore fino ad estrarne la perla nascosta, la folgorazione del Bello nell’apparente squallore. 

Questo è l’occhio che redime, ma che, per poter fare ciò, deve aver prima redento se stesso. Occorre allenarsi con costanza e disciplina per capovolgere l’ordine mortifero dell’inerzia, la comodità dello status quo e l’apatia che ci deresponsabilizza. Si comincia imparando a stare qualche minuto in silenzio con se stessi, senza distrarsi nella bulimia d’informazioni della rete e senza sedare le proprie cariche emotive non integrate con tutto ciò che il sistema ci propina e che si aggancia ai nostri lati più (auto)distruttivi. 

Questo mondo, questa società sono decisamente allo sbando, ma la qualità, e anche la poeticità, della nostra esperienza dipendono  dal nostro stato di coscienza. Su questo possiamo lavorare, e forse il mondo, o almeno il nostro, muterà di conseguenza. 

Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.

POETRY: the virtue of attention

 Attention is the cardinal psychological virtue. On it depends perhaps the other cardinal virtues, for there can hardly be faith nor hope nor love for anything unless it first receives attention.”(James Hillman)

Versione italiana:La poesia

At this moment in history, rendering poetry to life becomes , in my opinion, one of the noblest intentions that the fully human being can set forth. 

Not everyone has the strength to do so, because the energetic atmosphere of the planet has been purposely made asphyxiating, dense, demeaning. Never more than in recent years does the earth suffer from low vitality: every human field is deliberately degraded, degenerated and lowered in tone.

In such a panorama, however, there are still those who engage in a spiritual struggle to keep the Beautiful, the True, the Good alive. These are men and women of all races and conditions, accumulated and sustained by a Fire that is not of this world. 

Since the arts and literature are my passion, I appeal to those who can still reawaken the dormant song of poetry with the blessing of a new gaze. The poetic gaze is not easy to sustain; it must know how to traverse inner discomfort and outer chaos until it extracts the hidden pearl, the dazzle of the Beautiful in apparent squalor. 

This is the eye that redeems, but in order to do so, it must first have redeemed itself. One must train oneself with perseverance and discipline to overturn the deadly order of inertia, the comfort of the status quo and the apathy that dumbs us down. It starts by learning to spend a few minutes in silence with oneself, without distracting oneself in the information bulimia of the net and without settling one's emotional charges that are not integrated with everything the system throws at us and that latches onto our most (self-)destructive sides. 

This world, this society is definitely in disarray, but the quality, and even the poeticness, of our experience depends on our state of consciousness. We can work on that, and perhaps the world, or at least ours, will change accordingly.

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sabato 8 luglio 2023

LA NOSTALGIA STRUGGENTE - by Michael Brown

“…et inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te. - …e inquieto è il nostro cuore fino a quando non riposa in Te.”(Sant’Agostino)

English version: The longing

Questo post è dedicato a coloro che si sentono un po’ alieni qui,  a quelli che “sono nel mondo, ma sanno di non appartenere al mondo”. Riporto le parole di Michael Brown, uno dei miei Maestri. Quest’uomo immenso ha sviluppato una tecnica per integrare le proprie ferite emotive e tornare alla nostra vera essenza, alla nostra autenticità. Potete trovare tutto sul suo sito: The Presence Process

…perché anch’io so che questo mondo non è la mia casa.

Sono un visitatore. Sono come un ospite in un hotel molto elaborato. Non sono qui per dire al personale come fare i loro affari o per ottenere un lavoro a tempo pieno alla reception. Certo, posso lamentarmi e lamentarmi del servizio dell'hotel, ma è un mio diritto in quanto ospite. Non che qualcuno presti attenzione alle mie lamentele. Quindi, essendo un ospite, non risistemerò i mobili della mia stanza più di quanto sia necessario per completare l'attività che sto svolgendo. Né, al termine del mio soggiorno., lascerò la stanza con la capacità o l'intenzione di portare via con me i mobili. Appartengono all'hotel e, francamente, non ho alcun desiderio di arredare la mia vera casa con i mobili dell'hotel! Niente di quello che c'è qui mi appartiene o è mio. Sono già abbastanza senza tutto ciò.

Tuttavia, non ho intenzione di scappare dall’hotel, solo perché ho capito che non è la mia casa. Il ritorno a casa è inevitabile e si svolge quando è necessario. Mi fido implicitamente di questo. Far sì che accada non è affar mio. Mi manca casa? Certo. So esattamente cosa mi manca? Non ne ho la più pallida idea. Eppure, dentro di me c'è un faro, che emana una risonanza malinconica, che mi impedisce di identificare erroneamente l'hotel e il personale come qualcosa di permanente. Come faccio a sapere cosa devo fare qui? Solo il momento rivela ciò che è necessario, perché ciò che è necessario accade - e quindi rispondo a questo in ogni momento, nel miglior modo possibile.

È una creazione molto strana, paradossale, tridimensionale, olografica, che richiede una partecipazione totale in cui immergersi. È un'esperienza meravigliosa e allo stesso tempo orribile! Molti anni fa mi sono reso conto che tutti i miei sforzi per "uscirne", sia con l'uso di sostanze che con il fervore religioso, mi hanno semplicemente portato ancora di più nella confusione e lontano da me stesso. Ora, nei più profondi recessi del mio essere, so che l'unica via per uscire è  entrare, cioè presentarsi in questa esperienza con tutta la pienezza che ho la capacità di mettere insieme.

Naturalmente, in ogni momento fallisco irrimediabilmente in questo intento. Ma il mio fallimento non annulla mai l'intento. Quindi, sì, anch'io sento la struggente “nostalgia”. Ma non cerco di soddisfarla, anzi ne celebro la bellissima agonia. Lascio che mi ricordi, ogni giorno, di dedicare un po' di tempo a dirigermi verso Casa, verso l'Interno e verso l’Alto." 

Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.


THE LONGING - by Michael Brown

 “…et inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te. - and restless is our heart until it rests in You.”(Saint Augustine)

Versione italiana al link:La nostalgia struggente

This post is dedicated to those who feel a bit alien here, those who "are in the world but know they do not belong in the world." I quote below the words of Michael Brown, one of my Masters. This immense man has developed a technique to integrate one's emotional wounds and return to our true essence, our authenticity. You can find it all on his website:The Presence Process

….because I also know this world is not my home.


I am a visitor here. I am like a guest in a very elaborate hotel. I am not here to tell the staff how to do their business or to get a fulltime job at the reception desk. Of course, I may moan and groan about the hotel's service - but that is my right as a guest. Not that anyone pays any attention to my gripes. So, being a guest, I am not going to rearrange the furniture in my room more than is required to complement my current required activity. Nor am I going to check out after my stay with the capacity or intent to carry any of the furniture out with me. It belongs to the hotel - and quite frankly - I have no desire to furnish my real home with this hotel furniture! None of what is here belongs to me or is mine to own. I am already enough without it.


However, nor am I going to run from the hotel because I realize it is not my home. Going home is inevitable and unfolds when required. I trust this implicitly. Making it happen is not my business. Do I miss home? Of course. Do I know exactly what it is I am missing? I haven't a cooking clue. Yet, within me there is a signal beacon emanating a melancholic resonance which keeps me from mistakenly identifying with the hotel and the staff as being something permanent. How do I know what I am supposed to do while here? Only the moment reveals what is required, because what is required happens - and so I respond to this in each moment as best as I am able.

It is a very strange, paradoxical, 3D, holographic, full-participation, completely hands-on creation to be immersed in. What a wonderful and simultaneously horrific experience! Many years ago I realized all my efforts to "get out of it", whether via substance use or religious fervor - simply led me further into amazement [what is meant to be a maze] and away from myself. Now, I know in the deepest recesses of my being that the only way out is in - is showing up in this experience as fully as I have the capacity to muster.


Of course, in each moment I fail hopelessly at this intent. But, my failing does not ever nullify the intent. So, yes, I too feel "the longing". But I do not try to satisfy it - I instead celebrate the beautiful agony of it. I allow it to remind me daily to spend some time pointing myself homeward - onward, inward, and upward.”

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domenica 2 luglio 2023

ULTRAFANIA: la canzone

“Stupendo sentire come la mia poesia cresce

mentre io mi ritiro.

Cresce, prende il mio posto.

Si fa largo a spinte.

Mi toglie di mezzo.

La poesia è pronta.”

(Tomas Tranströmer)

English version : Ultraphany

In questo articolo, pubblico il testo della mia canzone ‘Ultrafania’, che potrebbe essere considerata la colonna sonora del mio omonimo libro. Questa silloge è uscita qualche mese fa presso la Delta 3 Edizioni e si può acquistare al seguente link:Ultrafania

Il testo di ‘Ultrafania’, invece,  andrà nella mia prossima raccolta di poesie, che prevede anche una parte dedicata alla canzoni poetiche. Nel testo ci sono frammenti delle poesie inserite nella silloge stessa, come il riferimento al ‘salice’  e al ‘viaggio d’inverno’.

Il video della canzone si trova al seguente link: Ultrafania

Il testo:


ULTRAFANIA



Ultrafania è la strada che

mi porta a Te, mi porta a Te

Con la poesia, si spezzan secoli

di vigliaccheria, in mezzo agli uomini

Ultrafania è il desiderio che

porto dentro me, portami via!


Lignaggio celeste e stirpe di eroi

mi chiedo, piangendo, che è stato di noi

il salice è verde, i suoi rami frondosi 

e io attendo


Un viaggio d’inverno tra lacrime e vento

il ghiaccio già scende sul grido di pianto

adesso non resta che fare silenzio,

silenzio


Che luce sia, la mia poesia

ultrafania, la mia poesia

Portami via, portami con Te

portami sempre nel tuo cuore 

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ULTRAPHANY: the song

"Fantastic to feel how my poem grows

while I myself shrink.

It grows, it takes my place.

It pushes me aside.

It throws me out of the nest.

The poem is ready."

(Tomas Tranströmer)

Versione Italiana: Ultrafania

In this article, I publish the lyrics of my song 'Ultrafania,' which could be considered the soundtrack of my book of the same name. This sylloge came out a few months ago from Delta 3 Editions and can be purchased at the following link: Ultrafania.

The text of 'Ultrafania,' on the other hand, will go into my next collection of poems, which also includes a part dedicated to poetic songs. There are fragments of the poems included in the sylloge itself in the lyrics, such as the reference to 'willow tree' and 'winter journey'.

The video of the song can be found at the following link:Ultrafania

Lyrics:


ULTRAPHANY



Ultraphany is the way that

Leads me to you, leads me to You

With poetry, centuries are broken

Of cowardice, in the midst of men

Ultrafania is the desire that

I carry within me, take me away!


Heavenly lineage and lineage of heroes

I wonder, weeping, what has become of us

The willow tree is green, its branches leafy 

And I await


A winter's journey through tears and wind

The ice already falls on the cry of weeping

Now all that remains is silence,

silence


Let there be light, my poetry

ultrafania, my poetry

Take me away, take me with You

Take me always in your heart


Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.