sabato 18 gennaio 2014

FANTASIA - Living in a private world




“..videmus nunc per speculum et in aenigmate - ora vediamo come se guardassimo attraverso uno specchio, in maniera confusa, distorta" (San Paolo,  prima lettera ai Corinzi)


 
Se per scrivere un romanzo
ci vuol tanta fantasia
gli scrittori ne hanno tanta
come i maghi la magia.
Ogni bimbo ha le sue fantasie:
draghi, maghi e anche magie.
C’è chi pensa a draghi sulle stelle,
c’è chi pensa a fate belle.
Ognuno ha la sua fantasia.




Questa è una poesia che ho scritto a otto anni, pubblicata su una raccolta di poesie e racconti dei bambini di Montespertoli, di cui divenne il titolo. Come si può facilmente evincere dal testo, ero una bambina che viveva molto nei regni colorati dell’immaginazione. Credo che se non avessi avuto questa realtà parallela da cui attingere forza e ristoro, sarei stata molto infelice. Invece ricordo un’infanzia piacevole, creativa, allegra, in cui il mondo della fantasia e quello della realtà riuscivano a convivere in un equilibrio dinamico di sostegno reciproco.


Una cosa che mi colpisce adesso, rileggendo la poesia è questo finale “Ognuno ha la sua fantasia”. Mi fa pensare a come ciascuno di noi viva immerso nella sua bolla di pensieri, emozioni e fantasmagorie mentali, spesso neppure consapevoli e spesso scambiate per realtà. Come diceva San Paolo, non vediamo mai la realtà così com’è, nel presente e nel qui ed ora, bensì “come se guardassimo attraverso ad uno specchio, in maniera confusa, distorta". Sulla Bellezza della Realtà noi poniamo i nostri giudizi, le nostre etichette, il peso del nostro passato e l’ansia del nostro futuro. E ognuno di noi ha una storia diversa, per cui viviamo in mondi di interpretazioni e significati diversi. Il bello è che chiamiamo ‘matti’ quelli che fanno altrettanto, solo in maniera un po’ più dichiarata!



Credits per le foto: Chiara Benelli, Masayo Yonemitsu, Vanessa Martins 
Parucca viola della linea Luigi 14 

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

giovedì 9 gennaio 2014

TRUE TO YOUR HEART 2 – Percepire la Qualità



 "Let the might of your compassion arise to bring a quick end to the flowing stream of blood and tears. - Che la potenza della tua compassione sorga e porti fine velocemente al fiume di lacrime e sangue" (From the 'Ultra-Zone', Steve Vai)



Raramente si trova un’arte del Cuore, e per Cuore non intendo qualcosa di sentimentale e sdolcinato, bensì un’arte capace di connettersi a dimensioni aldilà dell'ego e della limitata mente umana : la dimensione degli Archetipi o delle Idee, per dirla con Platone. Non occorre essere filosofi, nel senso odierno intellettualistico del termine, c’è piuttosto bisogno di essere amanti della Verità, del Bene e del Bello per attingere a questa dimensione sovrapersonale dell’Essere.
Quando chi produce è animato da tale spirito di verità e purezza  -e per purezza intendo libertà interiore- inevitabilmente le sue opere ne sono intrise, fossero anche ‘solo’ una sedia o un apparente scarabocchio. La tecnica, a questo punto,  serve semplicemente a veicolare al meglio l’Idea ; non è qualcosa di  fine a se stesso, in uno sfoggio di virtuosismo e spirito di competizione. In questi casi, anche lo sfogo  catartico dei 'periodi neri’ o delle immancabili crisi di una persona (intelligente) vengono illuminate da una percezione superiore, che riordina il caos e non lascia il male abbandonato a se stesso, generatore di altro male. 






TRUE TO YOUR HEART 1 – Attenti alle apparenze




 
L’arte, bella questione. In questi ultimi cinque anni, per motivi professionali, sono entrata in contatto con varie forme d’arte e con i loro portavoce. Mi sono fatta un discreto panorama su ciò che le persone vogliono esprimere attraverso le loro creazioni, su ciò che vogliono comunicare.
L’arte può metterti in contatto con le energie più profonde che muovono la vita, ovviamente filtrate attraverso la personalità dell’artista. C’è un arte emotiva, che comunica soprattutto emozioni, c’è un arte più intellettuale, che invece comunica pensieri ma quello che mi ha sempre colpito di più  è come l’opera si colori intrinsecamente delle intenzioni con cui l’artista l’ha ideata. A loro volta, le intenzioni dipendono dal livello di consapevolezza della persona, dalle qualità che ha sviluppato e che irradia intorno a sé, più o meno coscientemente.


Un esempio estremo: la cosiddetta ‘arte sociale’ o di denuncia. Talvolta mi sono trovata di fronte al brutto e al disgustoso spaparazzato ai quattro venti con l’intento di ‘denunciare’ le storture del mondo, la sua iniquità e tutta la sua bruttezza. A mio avviso quell’artista, con la sua opera, ne ha aggiunta dell’altra. L’attenzione per il patologico, per il morboso, per l’ingiusto o per il crudele generalmente ne aumenta la forza ed evoca sentimenti di rabbia che raramente prendono la forma di una lucida azione riparatrice. Per quella che è la mia esperienza, è più facile che si scatenino reazioni violente che portano ulteriori cattiverie o brutture.
Oppure, la forma più subdola, è quella dell’arte esteticamente piacevole, intellettualmente ben concepita, che si risolve però in una forma di autoesaltazione egoica dell’artista, anche se vuole passare per arte sociale, caritatevole e tante belle cose del genere. In questo caso le apparenze abbagliano e non è raro riscontrare che l’artista in questione sia spesso una persona poco piacevole,  viscida o prevaricante, ossessionato dalla visibilità e  dall’avere le prime pagine sui giornali.

martedì 31 dicembre 2013

LET'S CELEBRATE (LIFE) - L'Amore Intransitivo



“No, il mondo era un’altra cosa. C’era da rimanere senza fiato. Ronja sentì crescere dentro un riso di felicità per il semplice fatto che i fiumi e i boschi esistevano. Era quasi incredibile, esistevano e fremevano di vita, alberi immensi e acque immense: oh sì, c’era proprio da ridere di felicità!” ('Ronja, la figlia dei briganti' - Astrid Lindgren)


Questa canzone è riferita a un episodio realmente vissuto, che tuttavia diventa emblema di un modo diverso di stare al mondo. Molte volte c’innamoriamo di persone ‘impossibili’ (sposate, lontane, stars della tv ecc..). Quando succede questo, ci sembra di essere inutilmente destinati a soffrire. Invece abbiamo una grande possibilità di sviluppare quello che Rilke chiamava ‘die intransitive Liebe’, l’Amore Intransitivo, che non si ferma sull’oggetto amato bensì lo trascende, diventando amore per ogni forma di vita, per la Vita stessa. Quindi, allorché la via ‘naturale’ (del possesso) viene in qualche modo negata, invece di arrabbiarci o disperarci, proviamo a trasformare quell’amore esclusivo in un amore inclusivo, che comprenda la terra, gli alberi, gli animali e tutte le persone. Invece di separare nel dolore, uniamo nella gioia – grazie a questa potente energia che sentiamo pulsare in noi. Non è una via facile, è chiaramente un via verticale, ascensionale che però ha le sue ricompense. Infatti potremmo cominciare a svegliarci la mattina già felici -invece che incazzati come al solito- felici senza un motivo, lieti semplicemente di esistere.



Due video della canzone :




Qui di seguito, il testo e la traduzione della canzone:


CELEBRATE


I WAS WAITING IN THE HALL, SUDDENLY  I GOT A CALL

I WENT OUT , THE AIR WAS FRESH YEAH, YEAH

WHEN I GOT BACK IN THE HALL, I FOUND OUT THAT YOU HAD GONE

MAYBE I HAD MISSED MY CHANCE, SO DAMN, DAMN



BUT CELEBRATE, LET’S CELEBRATE – ALL THE SAME

I WANNA CELEBRATE, I’LL CELEBRATE –  NO COMPLAIN!



AND NO, THEY WON’T MAKE ME CRAWL



UNEXPECTEDLY YOU APPEARED AND YOU SMILE YOU WALKED RIGHT HERE

I’M SO HAPPY YOU EXIST, YEAH OH YEAH

I FEEL HAPPY ‘CAUSE YOU EXIST AND THAT’S REALLY ENOUGH FOR ME

I DON’T NEED YOU TO BE MINE, JUST SHINE, LOVE,  SHINE



LET’S CELEBRATE, OH CELEBRATE –  SUN AND RAIN

I’LL CELEBRATE, I WANNA CELEBRATE  - LIFE AGAIN! 



Traduzione: Celebriamo!

Stavo aspettando nel salone, improvvisamente ho ricevuto una chiamata
Sono uscita, l’aria era fresca, sì
Quando sono tornata nel salone, ho scoperto che te ne eri andato
Forse avevo perso la mia occasione, dannazione!

Ma celebriamo, sì, celebriamo lo stesso
Io voglio celebrare e celebrerò, nessuna lamentela

E no, loro non mi faranno strisciare
Inaspettatamente sei apparso, hai sorriso, sei venuto qui
Sono così felice che tu esista, sì
Mi sento felice che tu ci sia e questo è veramente sufficiente per me
Non ho bisogno che tu sia mio, ma splendi, amore,  splendi

Così celebriamo, sì celebriamo, il sole e la pioggia
Celebriamo, celebriamo ancora la vita