“Se stai meditando e viene a trovarti un demone, accoglilo e fallo meditare con te.”(Gurdjieff)
Un sostegno molto utile per verificare il nostro livello di lavoro interiore sono dunque le emozioni. Purtroppo non sono facilmente contattabili perché tutta la nostra società si basa sulla loro sedazione o sulla loro manipolazione - cioè l’evocazione di emozioni dense come paura o rabbia e la loro espressione senza freni. Inoltre è tendenzialmente più facile per le donne essere in contatto con la dimensione emotiva che per gli uomini, culturalmente addestrati a reprimere e a vivere più muscolarmente o intellettualmente.
Altro strumento allora a nostra disposizione è il giudizio. Ci è stato sempre detto di non giudicare, ma siccome siamo sul pianeta Terra e giudichiamo dalla mattina alla sera, tanto vale utilizzare tale pratica a nostro vantaggio. Seguendo un’indicazione abbastanza attendibile, ciò che giudico nell’altro e che, soprattutto, mi infastidisce, in qualche misura mi appartiene.
Un esempio personale: qualche giorno fa sono rimasta irritata e addolorata dal tono freddo e astioso di un amico durante una telefonata. Immediatamente mi sono tornati in mente gli episodi più salienti della mia vita dove io ho espresso esattamente tale energia, che peraltro mi caratterizza e mi ha afflitto per lungo tempo. Con che cuore posso giudicare il mio amico allora? Come posso non vedere che se condanno lui condanno anche me stessa?
Oppure ho sentito amici lamentarsi di essere circondati da persone false che in faccia dicono loro una cosa mentre alle spalle li criticano. Come mai, mi chiedo, si tengono allora queste persone nella loro vita? Forse hanno ancora da scoprire dove loro stessi agiscono tale qualità di ipocrisia, a chi mentono e perché?
Una volta compreso il messaggio, di solito il messaggero scompare oppure si trasforma, ossia gli amici bugiardi diventano magicamente più onesti, il marito gretto e materialista svela un lato umano e profondo, e via di seguito. Cambio io, cambia il mio mondo, o perlomeno imparo a conviverci con una certa pace.