giovedì 16 agosto 2018

IL TRADIMENTO 2: l’insegnamento aldilà della rabbia

“Una parola che non sentirete mai in casa mia è divorzio. Omicidio sì, ma divorzio no.”(Henry Youngman)

Ciò che mi ha insegnato il tradimento è che, alla resa dei conti, si tradisce sempre se stessi, la propria coerenza, i propri principi di vita. Se tradisco la fiducia nella coppia, la tradisco anche come valore in me stesso e in seguito non potrò più facilmente fidarmi di ciò che un’altra persona mi dice. Penserò sempre che, dietro le sue parole, ci sia in realtà ‘altro’ - quell’‘altro’ carico di falsità, opportunismo e rabbia che io stesso ho agito nel mio rapporto.
Se tradisco, se mento, non dovrei stupirmi se poi quell’energia mi ritorna, nella forma di ‘docce fredde’ inaspettate, provenienti da fronti diversi. Non mi dovrei sorprendere se le persone in cui credevo, o credevo di credere, a un tratto mi mollano, se subisco mobbing a lavoro, se ottengo complimenti di facciata e critiche alle spalle.


Questo è spesso ciò che qualità del tradimento mette in moto nella mia vita, senza contare il senso di colpa e la rabbia che inevitabilmente sposterò dal mio partner legittimo all’amante di turno. Ciò che non è stato processato e trasformato, è destinato infatti a riproporsi.
Come ogni esperienza di vita, anche quella del tradimento può essere interessante e produttiva, sia che siamo i traditi, i traditori o gli amanti. Ogni ruolo da distruttivo può diventare istruttivo, se siamo capaci di essere onesti con noi stessi, comprendere e integrare. Abbiamo l'opportunità di verificare quello  che immettiamo realmente nel flusso della vita, aldilà di tanti bei discorsi e paroloni. 
Solo una volta preso contatto con la nostra distruttività nascosta possiamo portarla alla luce, e sarà soltanto allora che riusciremo ad abbracciare, curandola, la sofferenza ancora presente nelle nostre vite. E chissà, possiamo perfino cominciare anche sul serio a cambiarle, le nostre vite, e magari in meglio. Come giustamente osserva Carotenuto:  “L’individualità richiede il coraggio di essere soli e di opporsi a un mondo che tradisce e banalizza.”

##Vedi il post precedente Chi o cosa tradisco?


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