giovedì 28 febbraio 2013

Il vero Insegnamento

 Dalla lettera di Abramo Lincoln all'insegnante di suo figlio:
"La prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovrà conoscere. Gli trasferisca l’insegnamento, ma con dolcezza, se può. Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico. Dovrà sapere che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia però anche comprendere che per ogni farabutto c’è un eroe, che per ogni politico disonesto c’è un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se può, che 10 centesimi guadagnati valgono molto di più di un dollaro trovato; a scuola è di gran lunga più onorevole essere bocciato che barare. Gli faccia imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la vittoria. Gli insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone dure. Gli faccia apprendere anzitutto che i prepotenti sono i più facili da vincere. 
Lo conduca lontano, se può, dall’invidia, e gli insegni il segreto del......la pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere quando è triste, a comprendere che non c’è vergogna nel pianto, e che può esserci grandezza nell’insuccesso e disperazione nel successo. Gli insegni a farsi beffe dei cinici.
Gli insegni, se possibile, quanto i libri siano meravigliosi, ma gli conceda anche il tempo di riflettere sull’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se tutti gli dicono che sbaglia. Cerchi di infondere in mio figlio la forza di non seguire la folla quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti, ma anche a filtrare quello che ode con lo schermo della verità e a prendere solo il buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior offerente, ma a non mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e sull’anima. Gli faccia avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso.
Si tratta di un compito impegnativo, ma veda che cosa può fare. [...]
"

lunedì 25 febbraio 2013

LETTERA A DIO e La Parabola del Figliol Prodigo





Nella sua cupa disperazione, questa canzone della vedova di Kurt Cobain,  Courtney Love, rappresenta per me il grido estremo che porta  l’essere umano ad alzare infine gli occhi al cielo. Non è soltanto un grido di rabbia, una richiesta di spiegazione, una ricerca di un senso. C’è anche una rivisitazione di sé stessi e del proprio vissuto, fatta con sincerità e umiltà.  Si prende atto della vulnerabilità e della debolezza della propria personalità e tendiamo in alto la mano, come se tornassimo di nuovo bambini. E’ da questa consapevolezza che può entrare qualcos’altro in noi e che può cominciare a filtrare la luce.



Sento particolarmente autentici e toccanti i versi ‘Ormai sono stata tutto’ e ‘Non sento niente’. E’ come se fosse finita la sete delle esperienze puramente umane, una sete che va a spegnersi in una sorta di insensibilità. Mi viene da pensare a una saturazione emotiva, come se ormai fosse stato sperimentato tutto e come se questo teatrino di gioie e dolori avesse già dato ciò che doveva dare.  
Di recente ho vissuto sulla mia pelle un sentimento bruciante come questa canzone a mio avviso esprime. Era un periodaccio e decisi di andare a un seminario di trasformazione personale dove il relatore, Salvatore Brizzi, iniziò a parlare della parabola del Figliol Prodigo. 


L'avrò sentita mille volte, ma quella era la volta per riceverne il messaggio. Quando Salvatore  ha letto il seguente passaggio, ho sentito vibrare le corde più profonde del mio essere,  mi sono commossa:  Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. Allora, rientrato in sé, disse: “Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati.” Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”.




'Oltre il fallimento c'è l'Amore' ha scritto una volta un mio collega counselor Gianluca Lisi. E’ il senso del Ritorno, come ho scritto in una poesia molti anni fa. Arriva un punto, un momento in cui, allontanandoci dal Centro di noi stessi, dal Centro della Vita, finiamo col mangiare il mangiare dei porci. E va tutto bene, così deve essere. In questo Gioco, intessuto di luci e di ombre, di coppie di apparenti opposti, occorre  separarci per  gioire nel ricongiungerci, partire per  ritornare, smarrirsi per finalmente ritrovarsi.

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

LETTERA A DIO - La canzone e il suo testo



Courtney Love – 'Lettera a Dio' testo tradotto
Di seguito il testo originale e nel post successivo un commento personale alla canzone
 

LETTERA  A DIO
Caro Dio, ti scrivo questa lettera,
perchè non so cosa fare, mi puoi aiutare?
Sono seduta qui, cercando solo di capire qualcosa sulla mia vita, puoi dirmelo?
Non ho mai voluto essere la persona che vedi, puoi dirmi cosa sono?
Ho sempre desiderato di morire, ma tu hai continuato a tenermi in vita,
puoi dirmi cosa sono?
Sono qui distesa, sveglia, conducendo questa sinfonia,
che tu mi hai regalato, ma non riesco mai a dormire.
Non sono diventata pazza, ma debole dentro,
e inizio a cadere a pezzi, perchè non sento nulla
Non ho mai voluto essere una sorta di buffone divertente,
Per favore, mostrami cosa sono,
Sono stata torturata e disprezzata, dal momento che sono nata,
ma non so chi sono.

E ti ringrazio di ogni cosa,
scusa se ho paura di tutto questo, vorrei poterTi dare di più,
e tutte le luci splendono su di me, e mi sento violata da tutto questo.
Non ho mai voluto essere la persona che vedi, ma grazie!
Dio, per favore dimmi, sei deluso? sei fiero?
ormai sono stata tutto, tutto!
Scusami, sono così debole e mi sono trasformata in un mostro
ma non so più niente, non so niente
Ho perso ogni fiducia in me stessa, ne ho persa a milioni e in tutto, ed io sento niente, niente,
Dio per favore dimmi adesso
Dio per favore dimmi come… Perché io non sento più niente


Caro Dio, ti scrivo questa lettera,
perché vado a pezzi, ti prego aiutami…



Courtney Love – Letter to God
Dear God, I’m writing this letter to you,
cause I don’t have a clue, can you help me?
I’m sitting here, simply trying to figure out,
what my life’s all about, can you tell me?
I never wanted to be, the person you see,
can you tell me who I am?
I always wanted to die, but you kept me here alive,
can you tell me who I am?
I lie awake conducting this symphony,
that you have gifted to me, but I can’t ever sleep,
don’t get mad, but I get weak inside,
and I start to fall apart, cause I feel nothing,
I never wanted to be, some kind of comic relief,
please show me who I am,
I’ve been tortured and scorned, since the that I was born,
but I don’t know who I am, and I thank you man for everything,
sorry I’m so frightened about all of it, but I wish I could give you more,
and all the lights are shining down on me, and I feel violated by it all,
I never wanted to be, the person you see, but thank you,
oh god please tell me now, are you disappointed? are you proud?
haven’t I done everything, everything,
I’m so sorry I’m so weak, and I turned into a freak,
but I don’t know anything, anything,
I’ve lost all self-esteem, my baby and everything and I feel nothing, nothing,
oh god please tell me now,
oh god please tell me now, cause i feel nothing,
and dear god I’m writing this letter to you,
I am coming undone please help me

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia




domenica 24 febbraio 2013

INVERNO

And it sure been a cold, cold winter
And the wind ain't been blowin' from the south... 

(Jagger-Richards)






Freddo e bianco
e bianco silenzio.

Immagini di gelo:
la strada è triste e lunga

Questa piccola radura
sembra un prato di diamanti
Mi siedo sulla neve
e lascio che il sole splenda.

sabato 23 febbraio 2013

SEVEN ELEVEN






Io speravo fosse un bar
o un qualsiasi locale cristiano
Ciò che mi accolse pareva piuttosto
un girone infernale
Lui disse :- Ci vediamo al Seven Eleven-

Datemi da bere, tu, Joe, faccia di clown
con quel sogghigno, non so trovare il contatto
Sì, sto ancora sognando di lui
Dovunque adesso egli possa essere


Quell’altro disse:- Ci vediamo al Seven Eleven-
Ma io ero già sulla nave
o su un qualsiasi altro mezzo di trasporto
e ora sto risalendo il fiume
Verso il Paese del Riposo Perenne

E sogno ancora te, amore
dovunque tu possa trovarti
-Ci vediamo al Seven Eleven-
Io mi siedo giù e piango.