domenica 19 agosto 2018

Michael Brown 1 : La ‘terra ignota’ delle relazioni intime

Il primo passo che ogni religione dovrebbe fare, prima di essere in grado di assisterci nel nostro risveglio alla verità, è riconoscere che ha perso la strada.(Michael Brown)


Non ci sono formule per dar vita a un’autentica intimità all’interno della relazione tra due esseri umani in questo mondo. Non c’è un sano archetipo per gli amanti che supporti questo aspetto della nostra esperienza umana come mezzo per risvegliarci alla consapevolezza vibrazionale/energetica. 
Tutti gli archetipi di relazione nella nostra testa ci sono stati presentati dalla religione, dal mondo degli affari e dalla politica. Di conseguenza il loro fine è la sedazione e il controllo, non la liberazione. Ognuno cerca in qualche modo una relazione intima fisica, mentale, emotiva e spirituale/vibrazionale con un altro essere umano, perché questo è un rito di passaggio verso il pieno risveglio della coscienza umana. Tuttavia, poiché cerchiano questa esperienza secondo i parametri della nostra programmazione collettiva, troviamo solo il fallimento, il dolore della delusione e la continua frustrazione. 


Il primo passo richiesto per entrare autenticamente in una relazione intima con un altro essere umano è la precisa consapevolezza che non abbiamo idea di come farlo. E’ dunque solo da una posizione di ‘non-sapere’ che possiamo riuscire a manifestare un tale incontro. 
Poiché l’intimità autentica non ha niente a che vedere con ‘l’innamorarsi’  così come siamo programmati ad attuare inconsciamente, può darsi che neppure riusciremo a riconoscerla. Non dobbiamo presumere di riuscire a identificare facilmente qualcosa che l’umanità ha perso da più di 2000 anni. Tutti i libri sulle relazioni che sono stati scritti per consigliarci su questo aspetto, dal Kama Sutra alle nostre pubblicazioni moderne, basano la loro saggezza su di un modello che è intrinsecamente difettoso. 


Dal momento che non onorano il Sentiero della Consapevolezza all’interno delle relazioni sentimentali, ogni passo che intraprendiamo sotto la loro guida in effetti serve solo ad uccidere la relazione; il loro approccio nel manifestare l’autentica intimità ci assiste solo nel mettere metaforicamente le bende a un cadavere. Ci siamo tutti programmati a replicare il passato. Perciò, quando cerchiamo l’intimità autentica, inconsciamente lo facciamo tentando di replicare ‘un programma’. 
L’ autentica intimità non è un programma. Essa, proprio come la consapevolezza del presente, non ha formule; è uno stato dell’essere che esiste in ogni momento ma che non è confinato nei parametri di un dato momento. La nostra esperienza nelle nostre relazioni passate ci continua a dire che ciò che stiamo tentando di fare non funziona, tuttavia noi rimaniamo sordi alla voce delle nostre esperienze personali. Per qualche ragione preferiamo credere alla programmazione indotta in noi dalle religioni, dai politici, dagli uomini di affari. Costantemente e congruentemente, entriamo in relazioni basate su nozioni preconcette instillate in noi dal mondo esterno. Questo è illusorio. (Michael Brown)

Dall'articolo "Niente archetipi per le relazioni intime" di Michael Brown The Presence Process Portal


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