venerdì 19 settembre 2014

CIELO E TERRA : le campane di cristallo, la voce e il violino

“Cos’è per me la musica?!? E’ ciò che mi rende sopportabili anche le faccende domestiche!” (Sara Bini)


Qualche anno fa, durante la celebrazione di un solstizio d’estate, ho fatto la mia prima esperienza delle campane di cristallo. Il loro suono, toni puri veicolati dal quarzo di silicio, mi ha letteralmente mandato ‘in orbita’…. mi ha fatto pensare alla famosa ‘musica delle sfere’ a cui alludeva Pitagora. Non so che suono abbiano i pianeti ma, se dovessi immaginarlo, credo che  per me assomiglierebbe molto a quello delle campane di cristallo.


Molte persone trovano tali suoni rilassanti, in effetti evocano una spazialità limpida che può aiutare a de-contrarsi aprendo uno spazio interiore di accoglienza e consenso alla vita. Alcune persone possono anche trovarli fastidiosi, perché col loro nitore e la loro chiarezza, toccano come un ‘laser’ i nostri punti dolenti, le nostre vibrazioni imprigionate e trattenute, i silenzi carichi di non-detto.
Con un amico abbiamo provato un esperimento interessante: unire al suono puro del cristallo quello più ‘terrestre’ del violino. Il violino ha in sé le sonorità ‘calde’ del legno, della terra da cui è nutrito  e del fuoco che, a sua volta, può andare a nutrire. Inoltre è uno strumento principe nella tradizione musicale occidentale laddove la campane di cristallo tendono ad essere associate a quelle tibetane in metallo e quindi, in qualche modo, al misticismo orientale.
Qui di seguito posto il link a un video 'sperimentale' preparato da  Fabio Borghini :


Vorrei specificare che non si tratta di una ‘performance’ da palco. Non c’è da valutare la ‘bravura’ o la ‘perfezione’ (parametro quantomeno opinabile) dell’esecuzione; suggerisco semplicemente di porsi in ascolto col corpo, e non solo con la testa, dei timbri e dei colori sonori che vengono qui prodotti.


Ognuno di noi può sperimentare in prima persona l’effetto che tale connubio suscita in lui/lei. Il mio amico ha unito a tali suoni anche l’intonazione di un mantra che poi io ho raddoppiato cantando, ovviamente secondo la vocalità e la tonalità femminile. Per la mia percezione e la mia sensibilità, tali qualità apparentemente distanti evocano un’ atmosfera sonora piuttosto ‘ricca’, allo stesso tempo penetrante e avvolgente -  non banale. 
Dal punto di vista musico-terapeutico,  l’aggiunta del suono del violino muove e con-muove più facilmente il livello emotivo della persona. Ciò accade sia grazie al timbro e alle qualità sonore intrinseche di questo strumento sia per un fattore culturale: il violino è generalmente più sentito, conosciuto e quindi ‘connotato’ rispetto alla campana di cristallo.
Che dire…avanti con questa insolita jam session!!



Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi qui o su: Sara Bini Le Vie per l'Armonia

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