martedì 31 dicembre 2013

LET'S CELEBRATE (LIFE) - L'Amore Intransitivo



“No, il mondo era un’altra cosa. C’era da rimanere senza fiato. Ronja sentì crescere dentro un riso di felicità per il semplice fatto che i fiumi e i boschi esistevano. Era quasi incredibile, esistevano e fremevano di vita, alberi immensi e acque immense: oh sì, c’era proprio da ridere di felicità!” ('Ronja, la figlia dei briganti' - Astrid Lindgren)


Questa canzone è riferita a un episodio realmente vissuto, che tuttavia diventa emblema di un modo diverso di stare al mondo. Molte volte c’innamoriamo di persone ‘impossibili’ (sposate, lontane, stars della tv ecc..). Quando succede questo, ci sembra di essere inutilmente destinati a soffrire. Invece abbiamo una grande possibilità di sviluppare quello che Rilke chiamava ‘die intransitive Liebe’, l’Amore Intransitivo, che non si ferma sull’oggetto amato bensì lo trascende, diventando amore per ogni forma di vita, per la Vita stessa. Quindi, allorché la via ‘naturale’ (del possesso) viene in qualche modo negata, invece di arrabbiarci o disperarci, proviamo a trasformare quell’amore esclusivo in un amore inclusivo, che comprenda la terra, gli alberi, gli animali e tutte le persone. Invece di separare nel dolore, uniamo nella gioia – grazie a questa potente energia che sentiamo pulsare in noi. Non è una via facile, è chiaramente un via verticale, ascensionale che però ha le sue ricompense. Infatti potremmo cominciare a svegliarci la mattina già felici -invece che incazzati come al solito- felici senza un motivo, lieti semplicemente di esistere.



Due video della canzone :




Qui di seguito, il testo e la traduzione della canzone:


CELEBRATE


I WAS WAITING IN THE HALL, SUDDENLY  I GOT A CALL

I WENT OUT , THE AIR WAS FRESH YEAH, YEAH

WHEN I GOT BACK IN THE HALL, I FOUND OUT THAT YOU HAD GONE

MAYBE I HAD MISSED MY CHANCE, SO DAMN, DAMN



BUT CELEBRATE, LET’S CELEBRATE – ALL THE SAME

I WANNA CELEBRATE, I’LL CELEBRATE –  NO COMPLAIN!



AND NO, THEY WON’T MAKE ME CRAWL



UNEXPECTEDLY YOU APPEARED AND YOU SMILE YOU WALKED RIGHT HERE

I’M SO HAPPY YOU EXIST, YEAH OH YEAH

I FEEL HAPPY ‘CAUSE YOU EXIST AND THAT’S REALLY ENOUGH FOR ME

I DON’T NEED YOU TO BE MINE, JUST SHINE, LOVE,  SHINE



LET’S CELEBRATE, OH CELEBRATE –  SUN AND RAIN

I’LL CELEBRATE, I WANNA CELEBRATE  - LIFE AGAIN! 



Traduzione: Celebriamo!

Stavo aspettando nel salone, improvvisamente ho ricevuto una chiamata
Sono uscita, l’aria era fresca, sì
Quando sono tornata nel salone, ho scoperto che te ne eri andato
Forse avevo perso la mia occasione, dannazione!

Ma celebriamo, sì, celebriamo lo stesso
Io voglio celebrare e celebrerò, nessuna lamentela

E no, loro non mi faranno strisciare
Inaspettatamente sei apparso, hai sorriso, sei venuto qui
Sono così felice che tu esista, sì
Mi sento felice che tu ci sia e questo è veramente sufficiente per me
Non ho bisogno che tu sia mio, ma splendi, amore,  splendi

Così celebriamo, sì celebriamo, il sole e la pioggia
Celebriamo, celebriamo ancora la vita


lunedì 16 dicembre 2013

L'AMORE E IL POLLO LESSO



 Si avvicinò a Mercier che indietreggiò vivamente. 
- Volevo solo abbracciarti -disse Camier - Lo farò un'altra volta, quando ti sentirai meglio, se mi ricordo. (Samuel Beckett)



Tra una canzonetta rock e l’altra, ogni tanto tendo a perdermi in speculazioni esistenziali del tipo ‘Cos’è la Trinità e come si manifesta quotidianamente in ciò che facciamo?’ ‘Come si può bilanciare fermezza e grazia, compassione e sano distacco?’ ‘Cosa mi metto sabato sera al compleanno del Mata?’
Tali possenti questioni vengono ponderate dalla mia mente con insospettabile calma e lucidità mentre il mio corpo di solito fa tutt’altro: si lava i denti, cambia la lettiera del gatto, prepara il caffè. Tra l'altro, qualche giorno fa, un amico ha buttato benzina sul fuoco postando questa ‘domandina’ sul nostro gruppo di studio online ‘Che cos'è l'Energia dell'Amore? Da dove viene, come si manifesta?’ Naturalmente non ho risposta per questo quesito, mi sembra addirittura di sminuirlo, con delle parole retoriche raffazzonate alla bell’e meglio.


Poi, una sera, mi sono messa a cena. Mia madre mi aveva dato un pentolino con del pollo lesso  poiché, tanto per cambiare, negli ultimi giorni ho avuto l’ennesimo disturbo di stomaco. Prendendo il pentolino, improvvisamente e inopinatamente ho ‘sentito’  l’amore di mia madre: è stato come se un raggio caldo uscisse dal recipiente che invece era stato in frigo fino a quel momento.  Mia madre, tanto per citare Johnny Stecchino. Con tutte le beghe che ha, di salute e non solo, pensa comunque prima a me che a se stessa e si preoccupa che non mangi porcherie appena esco dal suo raggio visivo.
Da lì il pensiero si è spontaneamente allargato alla persona che adesso mi sta più sulle balle, qualcuno che immagino mi abbia fatto soffrire intenzionalmente e che quindi detesto come meglio posso.Con l’occhio della mente, ho visto questa persona come me, in casa sua, magari da sola, davanti a un pentolino di pollo lesso preparatole da sua madre. L’ho vista così innocente, indifesa, umana -così simile a me. Ho visto una persona con le sue difficoltà, con le sue albe e i suoi tramonti, le sue luci e le sue ombre – di cui forse io ho catalizzato solo le ombre, per l'appunto. Ho provato compassione -che non è pietà-  ma qualcosa che ha più il sapore della tenerezza, del rispetto, della complicità e dello struggimento .


 Cos’è l’amore? Bo’, e chi sono io per saperlo. Oppure chi sono io per non saperlo.  Ciò che ho provato, quello sciogliersi delle durezze del cuore, lo snebbiarsi dei fumi nella mente… beh, è probabilmente quanto di più vicino all’amore io posso esprimere adesso. Magari sarà un affettucolo di serie B, tuttavia è pur sempre preferibile al giudizio, all’acredine o al rancore. D’altronde è meglio che ognuno parta con onestà da dove si trova...e io, evidentemente, mi trovo al pollo lesso.


 P.S. Il pollo, in questo consesso di non-vegetariani, è sicuramente colui che ha manifestato più amore di tutti, pace all'anima sua.

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia




domenica 15 dicembre 2013

IL TOCCO DELL'ANIMA - Musica e poesia



When I find myself in times of trouble
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be.(Lennon -McCartney)





Lo stretto rapporto tra musica e poesia è attestato fin dagli albori della civiltà. Nella maggior parte dei popoli e delle culture ritroviamo la figura del poeta-cantore, autore o trasmettitore di componimenti in versi con accompagnamento musicale.

Solo per restare in Europa, basta pensare agli aedi dell’antica Grecia, ai bardi anglosassoni, ai trovatori provenzali, ai Minnesänger tedeschi, poi a tutte quelle figure ‘di soglia’ come i giullari e i cantastorie, fino ad arrivare ai nostri cantautori odierni, le cui canzoni sono realmente poesie in musica. Gli stessi nomi delle forme poetiche tradizionali hanno un evidente richiamo alla loro origine musicale : ballata, canzone, sonetto,etc.. 



A livello strutturale le analogie tra musica e poesia riguardano due ambiti principali: il ritmo e l’espressività fonetica.
Il testo poetico è infatti un testo particolare, non tanto per i suoi temi, che potrebbero essere trattati sia in prosa che in versi, né per la sua funzione, visto che la funzione poetica o emotiva può essere svolta anche da un diario, uno slogan o un racconto, bensì per le sue caratteristiche formali.

Un tratto distintivo del testo poetico va ricercato nell’importanza data al significante.

Esso è il supporto fisico, l’immagine acustica di un segno linguistico –il ‘suono’. Il significato, invece, è il concetto che tale segno esprime.

In poesia, rispetto alla prosa, il rapporto significato-significante, (forma-contenuto) è strettissimo. Le scelte del poeta, oltre che nel campo dei concetti o dei contenuti si compiono in gran parte (consciamente o no), al livello di suono e al livello della forma in cui organizzare tali suoni.

In questo senso si può parlare di una forte affinità tra musica e poesia: entrambe sono caratterizzate dalla ricerca sonora per mezzo di ritmi, timbri, colori e  dinamiche d’intensità. Tale ricerca, in poesia, fa sì che anche elementi linguistici privi di valore semantico (i fonemi – o suoni vocalici e consonantici) assumano un significato e una funzione espressiva autonomi.

La suggestione ritmico-musicale va ad aumentare l’impatto emotivo del testo; talvolta anche il semplice gioco dei suoni e delle cadenze può evocare immagini, emozioni, atmosfere o atteggiamenti psicologici.
  
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Sara Bini Le Vie per l'Armonia