lunedì 31 marzo 2014

THE UNHEALED HEALER 3 - Perfetti così come siamo

"Questo è un corso in miracoli. Per favore prendi appunti”. (Un Corso in Miracoli)

La buona notizia, secondo la mia esperienza, è che tutti noi siamo già perfetti, a un qualche livello di realtà, e che qui, su questo piano, non importa esserlo - anzi, è praticamente impossibile. Ci siamo buttati nell’avventura umana proprio per sperimentare un sacco di belle cose come la perdita, l’incostanza e l’ambivalenza - in una parola - l’imperfezione.
Se ci appelliamo però alla nostra parte luminosa, saggia e completa, che ci è stata data in dotazione ma di cui nessuno fa uso per mancanza d’informazione, vediamo che la guarigione ‘accade’ semplicemente, inevitabilmente, con i suoi modi e i suoi tempi e con la sua intrinseca giustizia. La Vita , di cui noi siamo parte, pulviscoli  e scintille, è fatta per risolversi. Tanto è vero che nel Presente, dove la Vita è, in realtà non percepiamo e non sopravvive nessun problema.
Il guaritore dunque non ha altro che la funzione di creare lo spazio-tempo, ossia il ‘setting’, per permettere alla guarigione o soluzione di accadere. Più lui si farà da parte, rendendosi strumento del Sé saggio del cliente, più la soluzione sarà adeguata, quale che essa sia, quale che sia la condizione evolutiva del guaritore o del guarito.


Ciò non esonera il guaritore dalla costante autorevisione, dal restare lucido e consapevole del proprio stato mentale e fisico, dal prendersi cura della propria stanchezza o dei propri momenti di sconforto. Non è facile infatti connettersi con l’altro e con la sapienza amorevole della vita quando la propria condizione è in qualche modo troppo compromessa o annebbiata. Dunque il guaritore resta fondamentalmente in carico di sé stesso, più che del cliente - che spesso e volentieri rappresenta proprio un suo riflesso.
Concludo con le parole di C.R.Rogers, padre fondatore del counseling “Noto che quando sono vicino al mio Sé interiore e intuitivo,……..quando sono forse in uno stato di coscienza lievemente alterata, allora tutto ciò che faccio sembra possedere un’intima qualità curativa. In questo caso, la mia semplice presenza è liberante e utile per l’altro……Il nostro rapporto trascende se stesso e diventa parte integrante di qualcosa di più grande. Sono presenti una crescita, un’energia e un potere di guarigione profondi.”


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli e Masayo Yonemitsu
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

THE UNHEALED HEALER 2 - Il guaritore riluttante

“Insegnate sempre quello che avete più bisogno di imparare. Perciò i vostri insegnanti, guru, maestri, e istruttori stanno messi male tanto quanto voi" (Paxton Robey ‘No Time for Karma’)


Il guaritore reticente invece parte dall’acuta consapevolezza che lui sta di merda e che poco gl’importa se riesce a far star bene qualcun altro, finché lui sta male. Quindi, in genere, inizia una qualche forma di percorso o terapia personale, finché gli viene detto ‘Ahò, ma perché non porti questo nel mondo, dando sostegno a qualche altro sfigatello/sfigatella come te?’ Si nota, che gli sfigatelli summenzionati già ruotano in qualche modo attorno al potenziale guaritore, aspettando solo che si decida a rendersi disponibile in maniera un po’ più consistente.
Comunque vada la cosa, sia il guaritore che ha sentito la vocazione fin dal ventre materno, sia chi l’ha trovata strada facendo, arriva al punto cruciale d’interrogarsi sui propri mezzi, sulle reali capacità che ha di portare un aiuto al prossimo suo così come a se stesso.
In sostanza, si incontra/scontra con la propria imperfezione umana, che naturalmente pensa possa riverberarsi nella relazione d’aiuto. L’altro stesso glielo mette continuamente di fronte, e ogni guaritore avrà notato la strana tendenza ad attirare tutti clienti/pazienti con problematiche simili alle proprie. Al che, specialmente se alcuni di questi temi non sono esattamente ‘risolti’ in lui/lei, si chiede come caspita farà a portare benessere a un altro su queste medesime cose…insomma vorrebbe essere perfetto (concetto molto opinabile).


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

THE UNHEALED HEALER 1- Il guaritore sufficientemente buono

“Mi miglioro se penso di essere in grado di farlo e se sono sicura di aver agito per amore e che qualsiasi ‘errore’ possa aver commesso non è altro che un pezzo, un frammento, una parte di un percorso in costruzione”. (D.Winnicott - ‘La madre sufficientemente buona’)


Ho usato il termine ‘guaritore’ con l’intento di riferirmi a tutti i professionisti delle relazioni d’aiuto, dal pranoterapeuta all’educatore, dal medico al counselor, visto che su molti termini si è imposto il copyright nella paura di varcare i confini, fare confusione e quant’altro. Non mi addentro in polemiche di questo tipo, che ritengo sì squisitamente umane ma anche tristemente egoiche, tipo lotta per la sopravvivenza tra forme-pensiero stanche e irrancidite.
Voglio parlare dunque di tutti coloro che si mettono a servizio, ognuno con le sue capacità e i suoi strumenti, per alleviare la sofferenza umana. Talvolta il guaritore più dotato è quello che lo fa controvoglia, da ultimo e per forza poiché recede consapevolmente dal delirio di onnipotenza, detto anche ‘sindrome di Madre Teresa di Calcutta’ secondo cui lui/lei può salvare il mondo, o almeno una buona parte di esso.
Addirittura, in qualche caso di mia conoscenza, tale suddetta sindrome spinge i buoni intenzionati a entrare volontariamente e felicemente in politica. In queste persone, come si può ben capire,  spesso è il disagio dell’altro, che le fa sentire a disagio. Di solito credono che, facendo star bene qualcun altro, magicamente staranno meglio pure loro.


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

mercoledì 26 marzo 2014

UNO SPAZIO DI RESPIRO 2 - There’s a place

“La pace è uno stato mentale che va scelto” Sara Bini


L’idea che fosse possibile contattare un’oasi di benessere in noi mi venne per la prima volta in modo chiaro a 14 anni, con la canzone dei Beatles ‘There’s a place’ il cui refrain fa più o meno così “C’è un posto dove posso andare quando sono giù di corda , quando mi sento triste ed è la mia mente e non esiste il tempo quando sono da solo”.
Ricordo che per me iniziò a farsi strada il pensiero che ci doveva essere un posto, in me, nella mia mente, dove le acque sono tranquille -  come l’oceano è calmo sul fondo mentre la superficie è agitata dalle onde. Ed è in effetti uno spazio aldilà del tempo, aldilà del pensiero meccanico e abituale come lo conosciamo, uno spazio di respiro.


Come ogni cosa preziosa, la pace della mente va cercata, voluta, protetta e praticata. Questo processo lo conosciamo, perché lo mettiamo in atto ogni volta che desideriamo e poi otteniamo qualcosa. Se desidero una famiglia, mi muovo in quella direzione e una volta raggiunto l’obiettivo me lo vivo e me lo coltivo.
Onde evitare fraintendimenti, la ricerca della pace non va confusa con la morte di ogni emozione o la soppressione dei pensieri, anzi. In una mente centrata e calma, posso decidere di albergare gli stati d’animo più funzionali alla mia armonia e anche di accogliere e stemperare le emozioni che considero negative o troppo violente.
Concludo con una citazione dei Rolling Stones, giusto per rendere omaggio a tutti i miei ‘musicoterapeuti’ preferiti  Ho bisogno di una ragazza santa con una mente da santa che mi possa aiutare.” Quella ragazza santa e quella mente santa siamo noi.


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

UNO SPAZIO DI RESPIRO 1 - Il parcheggio interiore

“C’è chi in tutta la vita non trova mai un parcheggio interiore” Gianluca Lisi


Questa frase, scritta da un mio compagno di corso, mi ha fatto ridere e insieme riflettere. In effetti per tutta la vita cerchiamo case per noi stessi, compriamo o affittiamo case per i nostri figli, perfino per i nostri cani e i nostri gatti ma non diamo mai una casa alla nostra mente - non la facciamo mai riposare in pace. ‘Dare una casa alla mente’ per me equivale a coltivare una certa dose di equilibrio interiore, una forma di centratura, un luogo tranquillo in noi da cui attingere forza, chiarezza e comprensione.
La nostra mente è costantemente indaffarata, agganciata dalle problematiche quotidiane, spaventata dai media, in ansia per il futuro, ossessionata dal passato. E’ piena di giudizi, giustificazioni, strategie e contro-stretegie, pensieri ed emozioni in costante lotta tra di loro.

Nessuno ci insegna a occuparci della nostra mente, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni. Nessuno ci insegna come tenere la nostra mente serena e come può,  una mente serena,  influenzare beneficamente le nostre faccende di tutti i giorni.


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

giovedì 20 marzo 2014

DANZA! - Condividere, nella gioia

“Abbiamo bisogno di sapere come creare il nostro universo attraverso la coscienza, così da poter danzare attraverso il nostro fare. Come disse Joseph Campbell: ‘Segui la tua beatitudine’” Paxton Robey, ‘No time for karma’




Questa è una canzone nuova di zecca composta con la band Sara and The Stars. Il testo non è un’esortazione a chissà quale tipo di orgia dionisiaca quanto piuttosto un invito a danzare col flusso della vita, allentando un po’ il bisogno di controllo che ossessiona buona parte dell’umanità, me in primis. 
Anche i versi un po’ provocatori ‘E quando tu stai male, io no… non è il mio turno/E quando io sto male, tu no…non è il tuo turno’ non inneggiano all’indifferenza, al menefreghismo o alla mancanza di empatia. L’intenzione è invece quella di cominciare a condividere la gioia, piuttosto che il dolore. Il mio  augurio è che la sofferenza resti il più possibile confinata, limitata e poi trasmutata  mentre la gioia comincia  a diffondersi epidemicamente. Come diceva appunto una mia insegnante di counseling ‘Portiamo nel mondo  un’epidemia di benessere”. 
Infatti, alla resa dei conti, se io sto male -e tu stai male con me- abbiamo solo raddoppiato la quantità di sofferenza. Se invece sto bene, magari riesco ad accogliere la tua sofferenza senza lasciarmi risucchiare e chissà che non riesca a trasmetterti anche un po’ di benessere o conforto.



Il video con l'incipit della canzone :



Traduzione : Balla!

Balla! Vuoi ballare? Non vuoi ballare con me , babe?
Io ballerò! Voglio solo ballare con te…Afferra l’occasione
Dammi la tua mano e balleremo, balleremo stanotte, tutta la notte

Lascia che sia, babe,  va bene
non abbiamo controllo, forse, ma non spaventarti
E quando tu stai male, io no… non è il mio turno
E quando io sto male, tu no…non è il tuo turno

Balla! Vuoi ballare? Non vuoi ballare con me , babe?
Io ballerò! Voglio solo ballare con te…Afferra l’occasione
Dammi la tua mano e balleremo, balleremo stanotte, tutta la notte

Puoi sentire il movimento? Senti il sound?
Giorno e notte sono inquieta, vieni qua
stavo aspettando proprio te, non esitare
stavo cercando proprio te, non far tardi

Testo originale: DANCE

DANCE!!  DANCE!! 
DO YOU WANNA DANCE, DON’T YOU WANNA DANCE WITH ME, BABE?
I’LL DANCE!! I JUST WANNA DANCE WITH YOU, BABE…SO TAKE YOUR CHANCE!
GIVE ME YOUR HAND AND WE’LL DANCE AND WE’LL DANCE TONIGHT, ALL NIGHT

JUST LET IT BE MY BABE, AND IT’S ALRIGHT
WE HAVE NO CONTROL MAYBE, BUT DON’T TAKE A FRIGHT
AND WHEN I HURT YOU DON’T, IT’S NOT YOUR TURN
AND WHEN YOU HURT I DON’T, IT’S NOT MY TURN

DANCE! I WANNA DANCE!
DANCE!!  DANCE!! 
DO YOU WANNA DANCE, DON’T YOU WANNA DANCE WITH ME, BABE?
I’LL DANCE!! I JUST WANNA DANCE WITH YOU, BABE…SO TAKE YOUR CHANCE!
GIVE ME YOUR HAND AND WE’LL DANCE AND WE’LL DANCE TONIGHT, ALL NIGHT

CAN YOU FEEL THE MOVEMENT? CAN YOU FEEL THE SOUND?
NIGHT AND DAY I’M RESTLESS, COME AROUND!
I WAS WAITING JUST FOR YOU, DON’T HESITATE
I WAS LOOKING RIGHT FOR YOU, DON’T BE LATE!


Fashion wigs Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

mercoledì 19 marzo 2014

PER AMORE - La rosa

"Scusatemi. Mi è preso un attacco di gioia" (Sara Bini)

Dedico questo post alla poesia, a mio avviso stupenda, del mio amico poeta Massimo Matarozzo di cui posto il link al suo blog Riflessi da Dentro. Il testo non ha bisogno di ulteriori commenti, lo stiamo portando a canzone con la nostra band Etnie Vibranti.

LA ROSA
Per amore si può anche cambiare
se lo riconosci come cosa che cerchi
se ti piace e sei disposto a perdere
Per amore si può anche cambiare
e ti fai coinvolgere da quell’ attrazione
a tal punto da viverne la delusione
Per amore si può anche cambiare
se sei te stesso
nell’accorgerti che così, non ti vai più bene
Per amore si può anche cambiare
se la tua voglia di stare accanto
supera l’egoismo di rimanere come sei
se sei disposto a toglierti quella costola 
anche se ciò renderà il cuore vulnerabile
se nessun freno d’avere arresterà la tua spinta a rinunciare
se lo riconosci come cosa che cerchi
se ti piace e sei disposto a perdere
se ti fai coinvolgere da quell’ attrazione
a tal punto da viverne la delusione
se sei disposto a toglierti quella costola 
anche se ciò renderà il cuore vulnerabile
Tu potrai ancora cambiare
Per amore
Con l’amore
e attraverso le spine che precedono il fiore



Fashion wigs Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

mercoledì 12 marzo 2014

ARMAGEDDON 3 - Il Potere di Scegliere

"Anche il mio gatto mi guarda in cagnesco" Sara Bini


Dato che questi due mondi, dell’ego e dell’anima, vanno sempre più configurandosi e contrapponendosi chiaramente, occorre che ognuno di noi faccia una scelta e decida da che parte vuole stare, in che mondo vuole vivere. 
Sembra qualcosa di banale; qualcuno potrebbe obiettare ‘ma è chiaro che tutti vogliamo vivere in un mondo di abbondanza, comunione e pace’. Per quella che è la mia esperienza, non è così scontato. Buona parte di quello che ci è stato insegnato, direi anzi di come siamo stati ‘addestrati’, cozza profondamente con i principi vitali dell’anima ed è costantemente nutrito dalle nostre paure. L’intero mondo dei mass media inoltre è perlopiù un film dell’orrore volto a incrementare la nostra insicurezza, alienazione e separazione gli uni dagli altri. Separazione  e orrore nel senso più bieco della parola, visto che se guardiamo i telegiornali, le peggiori violenze vengono commesse tra coniugi o tra figli e genitori.


Ecco perché la scelta ‘in quale mondo voglio vivere’ non risulta poi così banale: infatti si tratta anche di scegliere che mondo voglio incarnare, quali pensieri voglio pensare, quali emozioni voglio nutrire. Si tratta di scegliere momento per momento a cosa voglio dare attenzione: al dramma o alla pace, al sorriso o al broncio, al fiore o alla spazzatura. Ciò non significa non agire per portare via la spazzatura, significa agire da un piano di coscienza diverso, dove non c’è rabbia, fastidio, attrito.
L’essere umano non è ancora un granché abituato a vivere senza il dramma, a fluire fiducioso nella Vita e con la Vita, a dare senza aspettarsi niente in cambio, a gioire delle cose semplici, presenti e silenziosePer cui, in fin dei conti, il Giudizio Finale lo dà ognuno di noi, scegliendo per sé il proprio paradiso o il proprio inferno e vivendolo di conseguenza. 


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

ARMAGEDDON 2 - I due mondi

"L'ego manipola - l'anima tocca" Pat Menichetti


Lo scenario dell’ego è quello che l’umanità è abituata a sperimentare più o meno da sempre. Si contraddistingue come lotta per un ‘posto al sole’,  fatica, dolore, scarse soddisfazioni spesso a scapito dei nostri simili o comunque connotate dalla paura della perdita, credenza che le risorse siano limitate, in sostanza ‘mors tua -vita mea’.
Lo scenario dell’anima invece è qualcosa di nuovo, anche se ha avuto come precursori e portavoce i Maestri di Saggezza e Amore delle varie epoche storiche. Tale prospettiva sta albeggiando all’orizzonte e inizia ad essere considerata come una possibilità nuova ma praticabile.
Molte persone cominciano a pensare e quindi a percepire il mondo in un modo diverso, cominciano a credere -e a vivere- la solidarietà sincera, l’amore disinteressato, gli atti di generosità gratuita, la bellezza della condivisione e la forza della cooperazione. Molti sentono come profondamente vero che fare del male a qualcun altro, fosse anche solo con pensieri o parole, è fare del male a se stessi - è un tradimento della propria natura più autentica e genuina. 


Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

ARMAGEDDON 1 - Il Giudizio Finale

"Ci sono tre sintomi della vecchiaia: perdita della memoria...Mi sono dimenticato gli altri due" Red Skelton



Con la storia del 2012 , le varie profezie Maya e quant’altro, si è un po’ diffusa l’idea che siamo, se non proprio alla fine del mondo, nei paraggi della chiusura di un ciclo. Dato che siamo soliti prendere tutto abbastanza alla lettera, nel 2012 si era diffuso il panico da ‘Giudizio Universale’. Per quanto ciò possa apparire estremo, tuttavia ai più sensibili non sarà sfuggita la qualità abbastanza singolare del tempo che ci è toccato in sorte.
Io la sperimento quotidianamente come un’accelerazione turbinosa dei processi mentali, emotivi e anche di natura spirituale, tanto che lo stesso corpo fisico fa fatica ad adeguarsi. Mai come oggi il male è così palese e il bene così luminoso. Mai come oggi si rovesciano partiti, governi e si spaccano relazioni o famiglie con tanta rapidità e facilità. E’ come se fosse in atto lo scontro tra due mondi e tra due punti di vista, che per semplicità chiamerò il mondo dell’ego e il mondo dell’anima.


Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

sabato 1 marzo 2014

DO YOUR STUFF - Dimostra ciò che sai fare



“…E così diventate grandi. Essere voi stessi è la più complessa e delicata delle materie perchè quello che chiamate io non è che un coacervo di altri, giustapposti in un mosaico rassicurante che tiene a bada il vostro io più grande.” (Andrea Panatta)


La canzone “Do your stuff” è un’esortazione a recuperare il proprio potenziale e a metterlo in atto. Riporta il passaggio da una concezione in cui si pensa che la nostra realizzazione dipenda da qualche fattore esterno -carriera, storia d’amore, soldi- a una presa di consapevolezza che riconduce la felicità laddove è sempre stata: in noi.
Benché siamo esseri più o meno dotati d’intelligenza e di una coscienza, siamo stati addestrati a tutto fuorché alla cosa più basilare, ossia trovare il nostro centro di direzione interno e da lì poi agire nel mondo.
Solitamente invece, il focus dei nostri pensieri, emozioni e azioni è sempre fuori; siamo indiscutibilmente convinti che ‘là fuori’ ci sia sempre qualcosa da sistemare, da guarire o da possedere e solo allora avremo il permesso di essere felici.
Ricordo che alle elementari, quando la maestra ci chiedeva cosa volevamo diventare nella vita, la risposta mia fu ‘serena’. Voglio essere serena e voglio essere felice. Non sapevo come, ma auto-osservandomi ho notato che provavo una grande gioia nell’apprendere, specialmente esplorando le cose belle fatte dall’umanità (arte, musica, letteratura) e la saggezza depositata nei secoli. Quest’ultima illuminava la  ricerca di senso che ogni essere umano prima o poi si ritrova ad affrontare, mentre la cultura ne allietava il percorso attraverso tutte quelle meraviglie concepite quando le domande interiori ci sintonizzano sulla nostra essenza creativa.
Per cui ne ho dedotto che, alla fine, sono qui ad apprendere come essere felice. Tutto il resto non è che un corollario di questo assunto principale. Raggiunto un certo grado di benessere interiore infatti, non è nemmeno più determinante‘ciò’ che ‘fai’ nel mondo. Che si tratti di rivoltare gli hamburger al McDonald’s o di pulire i gabinetti, sarà comunque un’azione intrisa di grazia, un’azione creativa - che splende e che cura.



Il video della canzone suonata dalla mia band 'Sara and The Stars' :



DIMOSTRA CIO’ CHE SAI FARE

Non voglio essere ancora la tua ragazza di scorta
Non voglio essere il tuo facile giocattolo vivente
Non voglio essere, voglio solo respirare

Era troppo bello per essere vero, ehi, ero innamorata di te
Mettendo i soldi da parte, e poi spero di avere un po’ di fortuna
Voglio solo essere libera, questo è un messaggio per me

Dimostra ciò che sai fare, dimostra ciò che sai fare
per favore dimostra ciò che sai fare, perché non lo dimostri
Dimostra ciò che sai fare, dimostra ciò che sai fare
per favore dimostra ciò che sai fare, perché non lo dimostri

e adesso voglio proprio essere quella che mi sta a cuore
ti perdono i miei peccati perché so ciò che significano veramente
adesso voglio solo essere, voglio solo respirare

Dimostra ciò che sai fare, dimostra ciò che sai fare
per favore dimostra ciò che sai fare, perché non lo dimostri
Dimostra ciò che sai fare, dimostra ciò che sai fare
per favore dimostra ciò che sai fare, perché non lo dimostri

Tsto originale : DO YOUR STUFF

I DON’T WANNA BE YOUR BACK STREET GIRL AGAIN,
I DON’T WANNA BE YOUR EASY LIVING GAME
I DONT WANNA BE, I JUST WANNA BREATH

IT WAS TO GOOD TO BE TRUE, BABY I WAS IN LOVE WITH YOU
SETTING MONEY APART, AND THEN I HOPE TO GET SOME GOOD LUCK
I JUST WANNA BE FREE, THAT’S A MESSAGE FOR ME

DO YOUR STUFF, DO YOUR STUFF, 
PLEASE DO YOUR STUFF, WHY DON’T YOU DO YOUR STUFF
DO YOUR STUFF, DO YOUR STUFF, 
PLEASE DO YOUR STUFF, WHY DON’T YOU DO YOUR STUFF

AND NOW I JUST WANNA BE, THE ONE THAT REALLY MATTERS TO ME
I’LL FORGIVE YOU MY SINS, BECAUSE I KNOW WHAT THEY TRULY MEAN
I JUTS WANNA BE AND I WANNA BREATH

DO YOUR STUFF, DO YOUR STUFF, 
PLEASE DO YOUR STUFF, WHY DON’T YOU DO YOUR STUFF
DO YOUR STUFF, DO YOUR STUFF, 

PLEASE DO YOUR STUFF, WHY DON’T YOU DO YOUR STUFF

Foto di Masayo Yonemitsu e Chiara Benelli, parrucche della linea Luigi14

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su: 
Sara Bini Le Vie per l'Armonia