Ma io sono una donna sostanzialmente
fiduciosa e infatti ho sempre trovato gente perbene, tranne i miei partner, tra
cui si annoverano delinquenti e playboy di ogni ordine e grado.
Dunque entro nella stanza e apostrofo
il brav’uomo nei seguenti termini: “Scusi, stavamo cercando La Chiara di Prumiano,
non so se lei ne ha mai sentito parlare”. L’uomo alza gli occhi dal suo lavoro, guarda senza accenno di stupore la mia improvvisa materializzazione e
scoppia in una risata “Avete sbagliato strada” dice. “Bah, mi pareva di averlo
intuito” rispondo io un po’ scocciata ma anche rincuorata all’idea che lui sappia
di cosa sto parlando.
In un accento un po’ strano ma
simpatico, comincia a darmi le indicazioni corrette. Io chiaramente mi perdo
già alla sua seconda frase, per cui quando mi chiede “Ha capito?” abbozzo un’espressione
vaga, che può significare qualunque cosa.
L’uomo, intuitivo, comprende la mia incomprensione e disegna il percorso sul
retro della maledetta mappetta google. “Ma allora non siamo distanti” commento
io, quando recupero le facoltà mentali, di solito perniciosamente assenti. “No
no, saranno al massimo 5 km in tutto” risponde lui. Ringrazio e mi dissolvo.
I miei amici mi vedono ricomparire
con un’espressione trionfante e le dita in segno di vittoria. “Sei un po’
incosciente, iniziavamo a preoccuparci” sghignazzano di rimando. “Spero sareste
almeno venuti a riprendere il mio cadavere, giusto per onore alle armi” rispondo
io. In men che non si dica recuperiamo la provinciale: una strada da cristiani
finalmente, partono sospiri di sollievo che sembrano trombe d’aria.
[Continua...]
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