sabato 24 maggio 2014

DIS-INTEGRAZIONE 1 – Ovvero ‘Chi fu costui/costei?’

“You’re just like a dream - sei proprio come un sogno” (The Cure)

Non è detto che la personalità dis-integrata sia necessariamente patologica o disadattata. Anzi, è lo stato ‘normale’ di buona parte dell’umanità attuale ed è anche il miglior assetto possibile per un individuo in un dato momento. Quindi ‘i miei rispetti’,  come si suol dire.
Cosa s’intende con dis-integrata?
Non che sia sopravvissuta allo scoppio di una bomba, chiaro. Piuttosto che la consapevolezza della persona non ha grande continuità né, soprattutto, un’ omogeneità trasversale ai vari livelli di esperienza. Per dirla alla Battiato, non c’è ‘un centro di gravità permanente’, un riferimento stabile e fisso, anche se l’individuo in questione risponde sempre allo stesso nome (più o meno).


E’ come se, nel corso della giornata,  recitasse vari ruoli identificandosi via via con i vari aspetti del suo sé - senza però una reale coerenza. Per fare un esempio : la persona potrebbe avere un ‘io professionale’ molto efficiente o molto empatico verso i colleghi, qualità che però non si riscontrano nel suo ‘io personale’ o nelle sue relazioni affettive. L’impressione è che queste sub-personalità non comunichino tra di loro e l’individuo funzioni a compartimenti stagni a seconda del momento e della situazione a cui reagisce. 
Non di rado si sentono discorsi del tipo ‘Lo vedevo commuoversi per un film pensavo “è un uomo sensibile”. Eppure nel nostro rapporto o con gli amici è asettico e fa fatica a dimostrare tenerezza.’ Oppure ‘ Sembrava così autonoma, lucida e sensata come collega di lavoro. Poi, nella vita privata, non c’è modo di farci un discorso ragionevole'.
Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli 

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi qui o su: Sara Bini Le Vie per l'Armonia

Nessun commento:

Posta un commento