giovedì 31 agosto 2023

A UN PASSO DA TINDER

“Love, love me do, you know I love you”(The Beatles)

English version at the link: One step away from Tinder

Per  il titolo di questo articolo, ho trascritto l’incipit di una recente conversazione con una cara amica che, come  si può ben immaginare, manifestava una comprensibile difficoltà verso il magico mondo dei rapporti di coppia. Alla ormai veneranda e venerabile età di quarantacinque anni, continuo ad osservare una sola differenza tra me e le mie amiche: loro, dall’adolescenza fino ad oggi, hanno avuto una serie di storie lunghe e, a Dio piacendo,  spesso anche soddisfacenti, mentre io sono in uno stato di caos verso la relazione sentimentale praticamente  dall’utero materno.

Mi rendo ben conto che molte coppie stanno  ancora insieme perché hanno cinque mutui e otto figli, oppure per inerzia e paura della solitudine, per attaccamento infantile o per quieta disperazione. Chi non si trova nelle suddette condizioni e ha preso coscienza delle dinamiche potenzialmente in gioco in una relazione, non può che desiderare la pace del convento.

Il rapporto intimo, in modo più o meno immediato ma sicuramente inesorabile, scartavetra a fondo le nostre ferite più nascoste. Nella mia tragica esperienza in tale settore, posso dire di essermi sentita davvero amata e ‘speciale’ solo in un paio di casi, uno dei quali è il mio matrimonio. Diamo a Cesare quel che è di Cesare: il mio ex-marito è praticamente stato l’unico a farmi sentire sicura e protetta da un punto di vista emotivo; poi poteva avere altri problemi, ma non quello di gettarmi veleno nelle ferite interiori. Per rendere onore a tale eccezionalità, io che pure non avevo messo il matrimonio tra i miei obiettivi, me lo sono sposato.

Altre frequentazioni, che non hanno mai raggiunto quel grado di serietà e di impegno, sono durate un po’ di più: comunque ci si vedeva poco e in ogni caso l’altro non mi ha mai integrato  nella sua vita, neppure quando io mi sforzavo di farlo sentire accolto nella mia.  Così mi sono trovata in situazioni molto ambigue, in cui il mio chiamiamolo ‘compagno’ , credendo che non me ne accorgessi, metteva apprezzamenti a foto di altre donne, ci chattava o le chiamava perfino nelle poche ore che stava con me. 

Posso quindi ben comprendere lo stato d’animo di molte mie amiche, belle e intelligenti, che si trovano single a questa età e in questo mondo. Temono di vivere quello che da sempre vivo io: un gioco al massacro o una continua delusione e umiliazione. 

La vera intimità, ciò che consciamente o inconsciamente ricerchiamo in un rapporto sentimentale, è in realtà uno test finali dell’avventura umana: occorrono anni, ma che dico, eoni, per cominciare un po’ a capire cosa significhi ‘amare’, e di solito non ha niente a che fare con ciò che ci siamo immaginati guardando “Harry ti presento Sally” o “Pretty Woman”. 

Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.


ONE STEP AWAY FROM TINDER

“Love, love me do, you know I love you”(The Beatles)

Versione italiana al link: A un passo da Tinder

For the title of this article, I transcribed the incipit of a recent conversation with a dear friend who, as one can well imagine, manifested an understandable difficulty toward the magical world of relationships. At the now venerable and venerable age of forty-five, I continue to observe one difference between my friends and myself: they, from adolescence to the present, have had a series of long and, God willing, often satisfying affairs, while I am in a state of chaos toward romantic relationships practically from the womb.

I well realize that many couples are still together because they have five mortgages and eight children, or out of inertia and fear of loneliness, childlike attachment or quiet desperation. Those who are not in the above conditions and have become aware of the dynamics potentially at play in a relationship, can only long for the peace of the convent.

Intimate relationship, in a more or less immediate but surely inexorable way, thoroughly unwraps our most hidden wounds. In my tragic experience in that area, I can say that I have only felt truly loved and 'special' in a couple of cases, one of which is my marriage. Let us give Caesar his due: my ex-husband was practically the only one who made me feel safe and secure from an emotional point of view; then he might have had other problems, but not the one of throwing poison into my inner wounds. To honor such exceptionalism, I, who also had not put marriage among my goals, married him.

Other datings, which never reached that degree of seriousness and commitment, lasted a little longer: in any case, we saw each other very little and in any case the other never integrated me into his life, even when I made an effort to make him feel welcome in mine.  So I found myself in very ambiguous situations, where my let's call him 'partner' , believing that I did not notice, would put appreciations to photos of other women, chat with them or even call them in the few hours he was with me.

I can therefore truly understand the state of mind of many of my friends, beautiful and intelligent, who find themselves single at this age and in this world. They are afraid of experiencing what I have always experienced: a game of slaughter or constant disappointment and humiliation. 

True intimacy, what we consciously or unconsciously seek in a romantic relationship, is actually a final test of the human adventure: it takes years, but what am I saying, eons, to begin to understand a little what 'love' means, and it usually has nothing to do with what we imagined watching "When Harry Met Sally" or "Pretty Woman." 

Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.