domenica 12 dicembre 2021

LIABILITY: Responsabilità

“Ma essere qui è molto e forse ha bisogno di noi

questo luogo terreno che, effimero, noi stranamente

sollecita. Noi, ancora più effimeri.

-Aber weil Hiersein viel ist, und weil uns scheinbar 

alles das Hiesige braucht, dieses Schwindende, das 

seltsam uns angeht. Uns, die Schwindendsten.”(Rilke)

English version at the link: Liability

La canzone ‘Liability’, della giovane cantautrice neozelandese Lorde, muove in me un sentimento di profonda tenerezza. Parla del sentirsi un “peso”, una “responsabilità” che disturba, che allontana le persone o le fa avvicinare solo finché hanno bisogno. Quando ero giovane, ma è comunque un tema che ritorna nella mia vita, ho vissuto l’esperienza del sentirsi ‘troppo’ o ‘di troppo’ in una relazione o nella vita di qualcuno.  

Del resto, le persone dotate di una qualità e di una quantità di energia non comune sono sempre un po’ ‘perturbanti’ per l’individuo medio, fisiologicamente incapace di gestire frequenze emotive, intellettive o spirituali fuori dal range ordinario. Può quindi capitare che un amico o il partner dichiari, a parole, di voler stare con noi per poi, di fatto, squagliarsela alla prima occasione. 

I versi del brano che, a ogni ascolto, mi fanno salire le lacrime agli occhi, sono:

“Faccio del mio meglio per soddisfare le sue richieste, 

gioco al romanticismo, balliamo lenti nel soggiorno, 

ma tutto ciò che un estraneo vedrebbe 

È una ragazza sola che ondeggia 

Accarezzandosi la guancia”

Ecco lo straziante contrasto tra il dolce sogno e la cruda realtà:  ascoltare i desideri e i bisogni dell’altro con l’illusione di essere in due, per poi  ritrovarsi soli, gli unici a donarci po’ di amore e compagnia. 

Tuttavia saper dare, aprirsi e condividere, nonostante le cocenti delusioni, ci rende degni, come canta in chiusura la canzone, “di dissolverci nel sole”. È un’immagine toccante, che rende giustizia a chi è riuscito ad attraversare una soglia, a camminare oltre le proprie ferite e il proprio dolore, attraversando il deserto dell’abbandono. Solo così i nostri occhi si temprano per accogliere la più pura luce e i nostri cuori si preparano all’abbraccio del più dolce amore; il resto, in fondo, era solo ‘scuola’.


Qui di seguito posto il video con la mia interpretazione della canzone, il suo testo e la traduzione in italiano.


Video al link: Liability



LIABILITY lyrics


Baby really hurt me 

Crying in the taxi 

He don't wanna know me 

Says he made the big mistake of dancing in my storm 

Says it was poison 

So I guess I'll go home 

Into the arms of the girl that I love 

The only love I haven't screwed up 

She's so hard to please 

But she's a forest fire 

I do my best to meet her demands 

Play at romance, we slow dance 

In the living room, but all that a stranger would see 

Is one girl swaying alone 

Stroking her cheek


They say, "You're a little much for me 

You're a liability 

You're a little much for me" 

So they pull back, make other plans 

I understand, I'm a liability 

Get you wild, make you leave 

I'm a little much for 

E-a-na-na-na, everyone


The truth is I am a toy 

That people enjoy 

'Til all of the tricks don't work anymore 

And then they are bored of me 

I know that it's exciting 

Running through the night, but 

Every perfect summer's 

Eating me alive until you're gone 

Better on my own


They say, "You're a little much for me 

You're a liability 

You're a little much for me" 

So they pull back, make other plans 

I understand, I'm a liability 

Get you wild, make you leave 

I'm a little much for 

E-a-na-na-na, everyone


They're gonna watch me disappear into the sun 

You're all gonna watch me disappear into the sun


RESPONSABILITÀ



Mi ha davvero ferita 

In lacrime, nel taxi 

Lui non vuole conoscermi 

Dice di aver fatto un grande errore nel ballare nella mia tempesta 

Dice che è stato un veleno 

Quindi credo che andrò a casa 

Tra le braccia della ragazza che amo 

L'unico amore che non rovinato 

Lei è così difficile da accontentare 

Ma lei è un incendio boschivo 

Faccio del mio meglio per soddisfare le sue richieste 

Gioco al romanticismo, balliamo lenti 

Nel soggiorno, ma tutto ciò che un estraneo vedrebbe 

È una ragazza sola che ondeggia 

Accarezzandosi la guancia


Loro dicono: "Tu sei un po' troppo per me 

Sei un pesp 

Sei un po' troppo per me 

Così si tirano indietro, fanno altri piani 

Ho capito, io sono un peso 

Ti rendo folle, ti faccio andare via 

Sono un po' troppo per 

E-a-na-na-na, chiunque


La verità è che io sono un giocattolo 

Con cui le persone giocano 

Fino a quando tutti i trucchi non funzionano più 

E poi si trovano annoiati da me 

So che è eccitante 

Correre per tutta la notte, ma 

Ogni perfetta estate 

Mi divora viva da quando te ne sei andato 

Meglio da sola


Loro dicono: "Tu sei un po' troppo per me 

Sei un peso 

Sei un po' troppo per me 

Così si tirano indietro, fanno altri piani 

Ho capito, io sono un peso 

Ti rendo folle, ti faccio andare via 

Sono un po' troppo per 

E-a-na-na-na, chiunque


Mi guarderanno sparire verso il sole 

Voi tutti mi guarderete sparire dentro al sole

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LIABILITY

“…But because truly being here is so much; because everything here

 apparently needs us, this fleeting world, which in some strange way

 keeps calling to us. Us, the most fleeting of all.”(Rilke, The Ninth Elegy)

Versione italiana al link: Liability - responsabilità

The song ‘Liability', by the young New Zealand singer-songwriter Lorde, moves a feeling of deep tenderness in me. It is about feeling a 'burden', a 'responsibility' that disturbs, that pushes people away or makes them approach only when they need it. Especially when I was young, but it is still a theme that recurs in my life, I experienced feeling 'too much' or 'too much' in a relationship or in someone's life.  

On the other hand, people with an uncommon quality and amount of energy are always a bit 'disturbing' for the average individual, who is physiologically incapable of handling emotional, intellectual or spiritual frequencies outside the ordinary range. So it can happen that a friend or partner will say in words that they want to be with us and then, in fact, run off at the first opportunity.

The lines in the song that bring tears to my eyes every time I listen are:

"I do my best to meet her demands 

Play at romance, we slow dance 
In the living room, but all that a stranger would see 
Is one girl swaying alone 

Stroking her cheek"

Here is the heartbreaking contrast between the sweet dream and the crude reality: listening to each other's desires and needs with the illusion of being in two and then finding ourselves alone, the only ones to give us some love and companionship. 

However, knowing how to give, to open up and to share, despite the bitter disappointments, makes us worthy, as the song closes with, 'of dissolving into the sun'. It is a touching image that does justice to those who have managed to cross a threshold, to walk beyond their wounds, beyond their pain, across the desert of abandonment. Only in this way are our eyes hardened to receive the purest light and our hearts prepared for the embrace of the sweetest love; the rest, after all, was just 'school'.


Below is the video with my interpretation of the song and its lyrics.

Video at the link: Liability

LIABILITY


Baby really hurt me 

Crying in the taxi 

He don't wanna know me 

Says he made the big mistake of dancing in my storm 

Says it was poison 

So I guess I'll go home 

Into the arms of the girl that I love 

The only love I haven't screwed up 

She's so hard to please 

But she's a forest fire 

I do my best to meet her demands 

Play at romance, we slow dance 

In the living room, but all that a stranger would see 

Is one girl swaying alone 

Stroking her cheek


They say, "You're a little much for me 

You're a liability 

You're a little much for me" 

So they pull back, make other plans 

I understand, I'm a liability 

Get you wild, make you leave 

I'm a little much for 

E-a-na-na-na, everyone


The truth is I am a toy 

That people enjoy 

'Til all of the tricks don't work anymore 

And then they are bored of me 

I know that it's exciting 

Running through the night, but 

Every perfect summer's 

Eating me alive until you're gone 

Better on my own


They say, "You're a little much for me 

You're a liability 

You're a little much for me" 

So they pull back, make other plans 

I understand, I'm a liability 

Get you wild, make you leave 

I'm a little much for 

E-a-na-na-na, everyone


They're gonna watch me disappear into the sun 

You're all gonna watch me disappear into the sun 

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sabato 11 dicembre 2021

INCANTO SERALE

“…Oh, l’ho seguita alla stazione con una valigia in mano

È difficile da dire, è difficile dirlo, quando tutto il tuo amore è inutile” (The Rolling Stones)


“Ho negato i miei bisogni e i miei desideri così a lungo che adesso mi ritrovo a sognare l’ordinario.” (Sara Bini)

English version at the link: Evening Charm

Qui di seguito la mia poesia “Incanto serale”, ben introdotta dalle due citazioni in esergo.


Incanto serale


Perfetta  imperfezione

disciolta in tenerezza.


È il silenzio cristallino 

delle cose scontate

velate

          sfilate

                      a malapena

udite


Queste membra intrecciate

tra le coltri

                 all’imbrunire:

sei la dimensione terrestre 

                  a cui non so

rinunciare


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EVENING CHARM

“Yeah, I followed her to the station, with a suitcase in my hand

Whoa, it's hard to tell, it's hard to tell, when all your love's in vain” (The Rolling Stones)


“I have denied my needs and desires for so long that I now find myself dreaming of the ordinary.”(Sara Bini)

Versione italiana al link: Incanto serale

Below is my poem 'Evening Charm', well introduced by the two quotations in the exergue.


Evening charm 


Perfect imperfection

in tenderness dissolved.


It is the crystalline silence 

of things taken for granted

veiled

          paraded

                      barely

heard


These limbs interlaced

among the blankets

                 at dusk:

you're the earthly dimension 

                  that I cannot

renounce


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mercoledì 24 novembre 2021

ATTRAVERSARE PONTI - ATTRAVERSARE MONDI

“La mia vita - prendetela.”(John Lennon) 

English version:Crossing bridges - crossing worlds

La pienezza vitale, la realizzazione di sé e la gioia del cuore si trovano molto spesso un passettino più in là della propria zona di comfort. Quest’ultima significa per noi sicurezza, calore e la tranquillità statica del conosciuto: la routine è più o meno prevedibile e abbiamo l’illusione del controllo. D’altra parte però, si tratta di un luogo di scarsa crescita, scarse emozioni e dove la libertà è solo apparente.

Il nuovo ha caratteri perturbanti: si profila l’insolito, il potenzialmente minaccioso,  il rischio del fallimento e di sentirsi inadeguati. Allo stesso tempo tuttavia, sappiamo che proprio in questo nuovo orizzonte ci possiamo manifestare pienamente come esseri umani e quindi trovare un senso e una missione.

È la poetica del varco, dell’attraversamento di una soglia; impariamo a reggere quella tensione evolutiva, talvolta dolorosa,  necessaria a raggiungere un livello superiore di consapevolezza - e di godimento dell’esistenza. Frantumiamo così un’immagine di noi stessi ormai sclerotica e obsoleta e trasgrediamo l’ordine costituito che la conferma; in un certo senso andiamo contro natura per arrivare a compiere la nostra vera Natura.

Anche se ci piacerebbe restare nella nostra comfort-zone in eterno, presto o tardi la Vita, che per definizione è divenire e movimento, destabilizzerà le nostre false certezze. Tra l’altro, non lo farà sempre con modi gentili, specialmente se non abbiamo colto occasioni o inviti più piacevoli in precedenza.

Ci vogliono la forza e il coraggio di attraversare i ponti e congiungere i mondi,  di rischiare e sperimentare un allargamento della propria coscienza, in nome di un’armonia superiore. Una volta realizzato ciò, comprenderemo che in questo processo di espansione niente di reale e vitale viene mai perso - ma solo trasformato, innalzato e trasfigurato.

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CROSSING BRIDGES - CROSSING WORLDS

“My life - take it.” (John Lennon)

Versione italiana: Attraversare ponti - attraversare mondi

Fullness of life, self-realization and joy of heart are very often to be found just a step beyond  our comfort zone. For us, the latter means security, warmth and the static tranquillity of the known: the routine is more or less predictable and we have the illusion of control. On the other hand, however, it is a place of little growth, little excitement and where freedom is only apparent.

The new has disturbing characteristics: the unusual looms, the potentially threatening, the risk of failure and feeling inadequate. At the same time, however, we know that it is in this new horizon that we can fully manifest ourselves as human beings and thus find meaning and mission.

It is the poetics of the gateway, of crossing a threshold; we learn to withstand the sometimes painful evolutionary tension necessary to reach a higher level of awareness - and enjoyment of existence. We thus shatter an image of ourselves that has become sclerotic and obsolete and we transgress the established order that confirms it; in a certain sense we go against nature to achieve our true Nature.

Even if we would like to stay in our comfort zone forever, sooner or later Life, which by definition is change and movement, will destabilize our false certainties. By the way, it will not always do so gently, especially if we have not taken advantage of more pleasant opportunities or invitations before.

It takes strength and courage to cross bridges and join worlds, to risk and experience a widening of our consciousness, in the name of a higher harmony. Once this is realized, we will understand that in this process of expansion nothing real and vital is ever lost - only transformed, elevated and transfigured.


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sabato 13 novembre 2021

FUMO - La canzone dell’amore mai vissuto

“Il giorno in cui una donna che vi passa davanti sprigiona luce camminando, siete perduto, amate. Non vi rimane da far altro che una cosa: pensare a lei così intensamente da costringerla a pensare a voi. Ciò che l'amore inizia, può essere completato solo da Dio.” 

 - Le jour où une femme qui passe devant vous dégage de la lumière en marchant, vous êtes perdu, vous aimez.  Vous n'avez plus qu'une chose à faire, penser à elle si fixement qu'elle soit contrainte de penser à vous. Ce que l'amour commence ne peut être achevé que par Dieu.” (Victor Hugo, Les Misérables)

Versione inglese al link:My song 'Smoke'

Nonostante il titolo, questa canzone non è un invito a darsi allegramente alla marijuana, anche se, di questi tempi, potrebbe essere l’unica cosa sensata da fare. Si tratta della versione italiana della mia canzone “Smoke”, introdotta e commentata in un articolo precedente (La mia canzone 'Smoke'). È un brano ispirato a un passo prezioso e un po' nascosto dell’Hagakure, il codice segreto dei Samurai, che espone la filosofia del Bushido. La versione italiana non è  una traduzione del testo inglese, tuttavia ne mantiene intatto lo spirito e l’atmosfera, che sono poi quelli evocati nell’Hagakure. 

Riporto il brano del libro: “Tempo fa, in un raduno, è stato affermato: siamo d’accordo che l’amore più grande è quello segreto. Quando si incontra la persona amata, l’amore perde di intensità. Nel pensare, in segreto, per tutta la vita, alla persona amata e poi morire, sta tutta l’essenza del vero amore. Come dice la poesia ‘Alla mia morte, dal fumo conoscerai il mio amore, tenuto nascosto nel mio cuore.’ Dopo che alcuni ebbero riconosciuto che questa è la più alta forma dell’amore, venne formato il gruppo ‘Amici del Fumo’.” 

Qui di seguito, posto il video e il testo della canzone:


Video al link:  FUMO


FUMO


DISVELATA POESIA  È LA VITA MIA

CHE IN FUMO SE NE ANDRÀ

ESTATICA PENOMBRA E NOSTALGIA

DI FUOCHI LONTANI CHE SONO

L’ORIGINE E IL NOSTRO DESTINO


E DA QUEL FUMO, COMPRENDERAI CHE TI AMO

TRASCOLORANDO PIANO, COL VENTO SALIRÒ

SENTI IL SUONO DEL CUORE TRATTENUTO

AMORE RIMANDATO, CHE IN FUMO SUBLIMÒ


DISVELATA POESIA  È LA VITA MIA

CHE IN FUMO SE NE VA

ESTATICA PENOMBRA E NOSTALGIA

DI OCCHI E DI UN BATTITO, UNO

CHE INFIAMMERÀ NELL’ASSOLUTO


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giovedì 4 novembre 2021

LA LUCE NEGLI OCCHI

Esiste una caratteristica dell'essere umano che ho scoperto solo di recente ma che mi lascia estasiato, perché non ha nulla a che vedere con il grado di cultura né di intelligenza della persona. Non è una caratteristica prevedibile, perché è una caratteristica della coscienza. La pandemia mi ha permesso di scoprirla e ora niente mi incuriosisce di più che scovarla tra le persone che mi circondano. È una scintilla impercettibile ad occhio nudo e, senza il cambio di paradigma sociale dovuto al covid, sarebbe stato quasi impossibile notarla nelle persone. 

Quanta delusione nello scoprire che questo o quell'amico d'infanzia ne è privo… che a quel familiare che amiamo, quel luccichio non appartiene.

Che emozione, però, riscontrarlo per caso nel vicino che appariva antipatico; nell'operaio che, intento a raccontarti la sua, inconsapevolmente ti mostra proprio quella scintilla. 

I miei rapporti interpersonali non saranno più come prima. Scoprire questa caratteristica unica delle persone mi permette ora di giudicarle con una visione tridimensionale del loro essere. Due anni terribili quelli post covid, che spero passino presto, ma che mi lasciano il dono di questa impagabile scoperta.” (Francesco Amodeo)

English version at the link:The light in the eyes

In tutto questo grottesco teatro pandepatetico, credo di aver ottenuto più certezze e più risposte alle mie domande esistenziali che negli altri 41 anni buttati via su questo pianeta. È noto, dai miei articoli, come abbia sempre sofferto della strana sindrome che chiamo ‘Nostalgia di Casa’, ossia il ricordo di un’altra dimensione più in sintonia col mio essere e il mio sentire. Ogni tanto sono riuscita a intravedere barlumi di tale luce familiare perfino in questo spazio-tempo, negli occhi di alcune persone, nelle opere degli artisti più ispirati, nei gesti di cuore fatti senza interessi reconditi.

Grazie al c*#@d e al nostro amato ri-governo, sto finalmente trovando quella che potrei definire ‘la mia tribù’, le anime con cui forse mi ero data appuntamento e che magari, come me, vagavano un po’ confuse e aliene su questa terra. Negli ultimi due anni sto incontrando persone nuove, che la mia anima riconosce all’istante come ‘famiglia’, mentre perdo conoscenze di anni, con le quali non condivido né scelte di vita né valori di base.


Tale tribù è composta spesso dalle persone socialmente ‘scomode’: quelle che non si sono accontentate, che hanno continuato a seguire, con fatica e tra mille opposizioni, il richiamo della loro anima e della loro autenticità senza conformarsi a modelli prestabiliti.

Seppur diverse come credo religioso, ideologia politica, razza o età, presentano dei tratti comuni:

  • non hanno cercato il lavoretto fisso, la sicurezza economica e la ‘stabilità’,  o almeno non fino al punto da precludersi le loro passioni e la manifestazione dei propri talenti
  • non restano a lungo in matrimoni o relazioni ‘di comodo’: quelle basate sui soldi, sul senso di colpa verso i figli, sull’immagine sociale.
  • non ricorrono a psicofarmaci, alcol o sedativi per sopportare le incongruenze delle loro vite: matrimoni infelici, gestione di ‘scappatelle’ e  relazioni extraconiugali, lavoro mortificante, figli anarchici e fuori controllo.
  • non si trincerano dietro dogmi assoluti, siano essi di natura religiosa, scientifica o politica, e prendono in esame le posizioni diverse dalle loro, elaborando il proprio punto di vista sulle varie questioni

  • sono individualizzate: non li senti mai dire ‘si fa così perché va fatto’ oppure ‘è così, punto’. Queste espressioni rivelano quanto in realtà non siamo capaci di pensare, bensì siamo ‘pensati’ dalla corrente di opinioni comuni o dalla TV e  dalla massa.
  • infine, come ha scritto Francesco Amodeo citato in esergo, tali persone hanno ‘la luce negli occhi’. Si tratta di caratteristica sempre più evidente, per chi sta maturando una sensibilità nuova e raffinata. La ‘mia tribù’  ha occhi buoni e luminosi che vibrano di presenza e intelligenza, amore e lucidità.

Grazie dis-governo e grazie pande-vostra, adesso posso andarmene un po’ più felice e pacificata da questo povero pianeta. 

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THE LIGHT IN THE EYES

 "There is a characteristic of the human being that I have only recently discovered but which leaves me ecstatic because it has nothing to do with the degree of culture or intelligence of the person. It is not a predictable characteristic because it is a characteristic of consciousness. The pandemic allowed me to discover it and now nothing makes me more curious than to find it in the people around me. It is a spark that is imperceptible to the naked eye and without the social paradigm shift due to the covid it would have been almost impossible to notice it in people. How disappointing it is to find out that this or that childhood friend lacks it. That the family member we love doesn't have that sparkle.What a thrill, however, to find it by chance in the neighbour who seemed unpleasant; in the worker who, intent on telling you his story, unconsciously shows you that very spark. My interpersonal relationships will never be the same again. Discovering this unique characteristic of people now allows me to judge them with a three-dimensional vision of their being.Two terrible years post-Covid, which I hope will soon pass, but which leave me with the gift of this priceless discovery. (Francesco Amodeo)

Versione italiana al link La luce negli occhi

In all this grotesque pandepathic theatre, I believe I have obtained more certainties and more answers to my existential questions than in the other 41 years I have wasted on this planet. It is well known, from my articles, that I have always suffered from the strange syndrome I call 'Nostalgia', that is, the memory of another dimension more in tune with my being and my feelings. Every now and then I have managed to catch glimpses of such familiar light even in this space-time, in the eyes of some people, in the works of the most inspired artists, in heartfelt gestures made without any hidden interests.

Thanks to the c*#@d and our beloved un-government, I am finally finding what I could call 'my tribe', the souls with whom I may have been waiting for in my heart dimension and who, like me, may have been wandering a bit confused and alien on this earth. Over the last couple of years I have been meeting new people whom my soul instantly recognizes as 'family', while I’m losing acquaintances of years with whom I share neither life choices nor basic values.

This tribe is often made up of the socially ‘uncomfortable' guys: those who have not been satisfied, who have continued to follow, with effort and amidst a thousand oppositions, the call of their soul and their authenticity without conforming to pre-established models.

Although different in terms of religious beliefs, political ideology, race or age, they do have some common traits:

  • they did not seek steady employment, economic security and 'stability' or at least not to the extent that they could not pursue their passions and the manifestation of their talents
  • they do not stay long in 'comfortable' marriages or relationships: the ones bases on money, sense of guilt towards their children, on social duty.
  • they do not resort to psychotropic drugs, alcohol or sedatives to cope with the incongruities of their lives: unhappy marriages, management of 'escapades' and extramarital affairs, mortifying work, anarchic and out-of-control children.
  • they are not entrenched behind absolute dogmas, be they religious,  scientific or political in nature, and examine positions that differ from their own, then come up with their own views on the various issues
  • they are well-individualized: you never hear them say 'it's done this way because it has to be done' or 'that's it, period'. These words reveal that we do not really think, but we ‘are thought’ by the current of common opinions of the masses.
  • Finally, as Francesco Amodeo says in the exergue, they have 'the light in their eyes'. This is an increasingly visible feature, for those who are maturing a new and refined sensibility. ‘My tribe' has good, bright eyes that vibrate with presence and intelligence, love and clarity.

Thank you dis-government and thank you pande-vostra, I can now leave this poor planet a little more peaceful and happy.


Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.