giovedì 14 febbraio 2019

"TI PREGO, NON VOLERMI BENE!" - Manuela Bollani mi presenta...

M: “Sei semplicemente troppo carina per non avere un fidanzato”
S: “...E sono semplicemente troppo intelligente per averne uno”
M: “You’re just too pretty not to have a boyfriend”
S: “…And I’m just too smart to have one”



Eccomi attraverso gli occhi della mia cara amica Manuela Bollani, persona straordinaria, artista eccellente e preziosa compagna d’anima. Questa è la sua prefazione al mio libro “I figli di Lilith. Un tributo a Isolde Kurz e al Divino in ogni donna", libro che si può trovare al seguente link Sara Bini "I figli di Lilith":
"Quando la vidi entrare nell’aula attirò subito la mia attenzione. Se ne stava appartata, immersa nei libri, concentratissima e impegnatissima a prendere appunti. Fui onorata di poterle rivolgere la parola, mi incuriosiva tutta quell’energia in un corpo così minuto. 
Ben presto capii che possedeva una caratteristica che l’avrebbe distinta irrimediabilmente da tutto il resto degli studenti di quella facoltà (e non solo): studiava. O meglio, era in grado di mantenersi in pari con lo studio. Non so quanti altri universitari avessero mai posseduto questo particolare talento. In pratica, non studiava solo l’ultimo mese prima dell’esame. No, lei si teneva in pari con gli argomenti e, via via che venivano spiegati a lezione, li riguardava sui libri. Dopo poche lezioni la vidi leggere (sottolineare, persino) il manuale indicato nel programma di esame, un testo che io e gli altri studenti avremmo avvicinato, nel migliore dei casi, solo a tre settimane circa dalla data di appello. Provai un senso di fastidio…non si fa, almeno non pubblicamente! Possibile che poi fosse pure simpatica? La curiosità mi spinse a seguirla ed inseguirla per tutto l’arco degli studi universitari e pure oltre, scoprendo una donna gentile e ironica, brillante e accogliente, profonda e leggera al tempo stesso.


Ad ogni modo, la sua vita privata rimase un bel mistero, sembrava essere una single per antonomasia. Inizialmente mi era persino venuto il dubbio che l’amore semplicemente non le interessasse, sembrava preferire di gran lunga un Lied tedesco, una suite per violino o un bel dolce alla crema. Scoprii solo successivamente che anche lei veniva distratta dai maschietti e che anzi la facevano dannare non poco. Semplicemente, si vendeva cara. Il suo innato spirito di indipendenza era supportato da anni e anni di pratiche meditative, assolutamente necessarie a qualsiasi donna risvegliata che volesse tentare di avere a che fare in modo sano col sesso cosiddetto “forte”. 


Fondamentalmente, credo incarnasse quel ruolo di preservatrice del bello e del sacro che Isolde Kurz auspicava per le donne. Questo l’ha portata talvolta a difendersi persino dalle donne stesse. Non a caso la nostra amicizia ha raggiunto l’apice quando ci siamo dette “Ti prego, non volermi bene!”, riconoscendo in quella richiesta una necessità di indipendenza, una fuga da quella protezione materna che talvolta si ritrova tra amiche e trasforma l’affetto in una forma di invadenza tutta femminile.
Ora ve lo posso dire: emancipata dall’idea del maschile come necessario e depurata dall’apprensione tipica del Maternage, Sara splende come donna lilithiana, materiale e spirituale al tempo stesso, e portatrice di una cultura che con la sua ironia e il suo acume riesce a mettere costantemente in discussione. Buona lettura!"


Manuela Bollani

Per prenotare  un colloquio  di Counseling contattatemi attraverso il mio sito  Le Vie per l'Armonia.