“Ed eccomi qui, una donna di ormai 43 anni: meno bellezza, meno sex-appeal, meno possibilità di maternità…È tutta una vita che aspetto a gloria questo momento!!!”(Sara Bini)
Oltre a quanto scritto nel post precedente, la persona ‘spirituale’ di solito ha pure un’etica, altra parolaccia che occorre un po’ chiarire. ‘Etica’ infatti non si riferisce alla morale ipocrita attualmente in voga per cui ognuno si accomoda i valori a suo uso e consumo.
Se, per esempio, la persona spirituale ha l’ideale dell’onestà e dell’integrità, non cercherà di far carriera a danno degli altri, giustificando le proprie bassezze con il classico ‘tanto tutti fanno così’. Se crede nell’innocuità, non esiterà a sacrificare una relazione clandestina in nome della chiarezza e del rispetto di tutti gli attori coinvolti nel gioco.
Da quanto ho scritto, si può dedurre un’altra caratteristica importante della persona spirituale: se necessario, sa andare oltre se stessa, oltre il suo egoismo, oltre la bolla dei suoi bisogni e desideri. È capace di ciò non solo per amore di un figlio o di una persona cara, ma sostanzialmente lo farebbe per chiunque, perché comincia a sentirsi parte di un Qualcosa che trascende la sua singola persona. Comprende nel profondo che danneggiare un altro essere umano, anche se un po’ antipatico oppure totalmente sconosciuto, significa danneggiare l’organismo vitale di cui anche lei stessa fa parte.
Altra cosa interessante, la persona spirituale molto spesso non saprebbe definire cos’è ‘Spirito’; potrebbe perfino dichiararsi atea o agnostica. Eppure la sua vita si apre al potere della Vita ed è testimonianza concreta di fiducia in Essa. Anche se non ha ancora avuto esperienze mistiche, chi si trova su sentiero di ricerca interiore sente che la propria percezione è limitata e la mette ragionevolmente in dubbio. Parte dal presupposto che, se si sa contare solo fino a sette, ciò non significa che l’otto non esista.
Quando poi tale persona comincia ad assaggiare esperienze di trascendenza, ossia esperienze di bellezza, gioia e amore incondizionato, è anche abbastanza naturale che tenda a prediligerle rispetto a un chilo di bistecca alla fiorentina o a un’ora di sesso selvaggio. Questo potrebbe spiegare come mai la parola ‘spirituale’ venga in generale associata a qualcosa di ‘ascetico’ o, nel migliore dei casi, di ‘etereo’ o ‘morigerato’. In realtà, questa persona ha semplicemente trovato piacere e attrazione anche in altro, e questo senza nulla togliere a bistecca e affini.
Si tratta perciò d'imparare un sano equilibrio dove tutto trova il proprio posto e il proprio spazio di espressione. Tale equilibrio sarà necessariamente soggettivo e dinamico, poiché ognuno ha un rapporto diverso con i propri bisogni e desideri, che a loro volta mutano nel tempo secondo il ritmo dell’evoluzione.
Concludendo, ‘spirituale’ è la persona che, invece di lamentarsi del mondo, ne risolve dentro di sé le brutture e le contraddizioni; invece di decorare e rendere confortevole la caverna platonica, tenta in qualche modo di uscirne; invece di rallentare o render più piacevole la ruota al criceto, lo libera.
##Vedi il post precedente Una razza sospetta