Sento
particolarmente autentici e toccanti i versi ‘Ormai sono stata tutto’ e ‘Non
sento niente’. E’ come se fosse finita la sete delle esperienze puramente umane,
una sete che va a spegnersi in una sorta di insensibilità. Mi viene da pensare a una
saturazione emotiva, come se ormai fosse stato sperimentato tutto e come se questo
teatrino di gioie e dolori avesse già dato ciò che doveva dare.
Di recente ho vissuto sulla mia pelle un sentimento bruciante come questa canzone a mio avviso
esprime. Era un periodaccio e decisi di andare a un seminario di trasformazione personale dove
il relatore, Salvatore Brizzi, iniziò a parlare della parabola del Figliol Prodigo.
L'avrò sentita mille volte, ma quella era la volta per riceverne il messaggio. Quando Salvatore ha letto il seguente passaggio, ho sentito vibrare le corde più profonde del mio essere, mi sono commossa: “Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese
sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. Allora
andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi
campi a pascolare i porci. Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube
che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. Allora, rientrato in sé, disse:
“Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece
muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato
contro il cielo e davanti a te, non sono più degno di essere chiamato tuo
figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati.” Egli dunque si levò e
andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe
compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse:
“Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di
essere chiamato tuo figlio”.
'Oltre il fallimento c'è l'Amore' ha scritto una volta un mio collega counselor Gianluca Lisi. E’
il senso del Ritorno, come ho scritto in una poesia molti anni fa. Arriva un punto, un momento in cui, allontanandoci
dal Centro di noi stessi, dal Centro della Vita, finiamo col
mangiare il mangiare dei porci. E va tutto bene, così deve essere. In questo Gioco, intessuto di luci e di ombre, di coppie di apparenti opposti, occorre separarci per gioire nel ricongiungerci, partire per ritornare, smarrirsi per finalmente ritrovarsi.
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Sara Bini Le Vie per l'Armonia
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