L'anima
libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un
senso di benessere quando gli sei vicino (Charles Bukowski)
e : "La propria libertà dovrebbe finire dove inizia la presa di culo per gli altri" (Stepho)
e : "La propria libertà dovrebbe finire dove inizia la presa di culo per gli altri" (Stepho)
Generalmente e mediamente libertà va a significare la
possibilità di fare ciò che ci pare quando ci pare, senza dover rendere conto a nessuno. Mi fanno sorridere le
affermazioni di persone che si ritengono spiriti liberi quando, tanto per fare un esempio, sono ancora vincolati
ai loro istinti. E per soddisfarli, chiaramente mettono di mezzo e s’incasinano
con altre persone e altre situazioni… per cui sarebbe molto più umile, sincero
e sereno un atteggiamento di accettazione verso la propria interdipendenza con gli
altri esseri umani e con l’ambiente.
Nella mia esperienza, spesso gli
uomini sono dipendenti dalle proprie pulsioni e le donne dalle proprie emozioni.
Entrambi tuttavia sono dipendenti dai condizionamenti e dalle convinzioni personali,
sociali, culturali. Quelli sono i vincoli più sottili e allo stesso tempo più
pesanti. Sono le gabbie che ci bloccano e che ci dividono gli uni dagli altri,
impedendo l’ascolto e il contatto genuino tra i cuori.
Paradossalmente, per essere
realmente liberi, occorre un alto grado di disciplina interiore. Questo non
significa che uno si vota a castità, povertà e obbedienza, perché si può essere
apparentemente illibati, semplici e sobri senza per questo essere
intrinsecamente liberi dalle nostre catene mentali.
Casomai, proviamo a rileggere in senso intro-verso i luoghi comuni connessi alla disciplina. La castità è l’unità interiore, è l’integrità e il rispetto che io porto al mio essere e a quello altrui, nella sua triplice natura di corpo, mente e anima. La povertà è uno stato di non-attaccamento maturato da un senso di affidamento all’abbondanza della Vita. L’obbedienza, infine, coincide con la suprema libertà quando rappresenta il fluire consapevole con l’intima sacralità e la perfezione di ciò che è.
Casomai, proviamo a rileggere in senso intro-verso i luoghi comuni connessi alla disciplina. La castità è l’unità interiore, è l’integrità e il rispetto che io porto al mio essere e a quello altrui, nella sua triplice natura di corpo, mente e anima. La povertà è uno stato di non-attaccamento maturato da un senso di affidamento all’abbondanza della Vita. L’obbedienza, infine, coincide con la suprema libertà quando rappresenta il fluire consapevole con l’intima sacralità e la perfezione di ciò che è.
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia
Sara Bini Le Vie per l'Armonia
Nessun commento:
Posta un commento