ARIEL: Not a hair perish'd. - Non hanno perso un capello.
La poesia 'La Tempesta' prende spunto proprio dalla lettura del testo omonimo di Shakespeare. Mi ha sempre colpito la frase 'Nessun danno è stato fatto' che nel dramma si riferisce alle capacità magico-illusionistiche di Prospero, con le quali il mago riesce a 'stanare' il male e a riportare l'ordine.
A mio avviso, tale discorso si può allargare alla sfera dell'agire umano -di questi tempi particolarmente tempestoso- che tuttavia, per qualche ragione, risponde a un Disegno Superiore in cui nessun male reale viene fatto. Certo, i corpi -le apparenze- subiscono un sacco di danni: ferite fisiche ed emozionali, soprusi, guerre e malattie. L'essenza della persona però, la sua anima, resta intoccata e intoccabile dalle miserie del divenire.
Qui di seguito il testo della poesia e il video in cui la dedico a una cara amica, Serena Politi.
La tempesta
Il silenzio
del
Mare
è un urlo
rimosso
Dondolano le barche
e io non partirò
***
La tempesta è passata
nessun danno è stato fatto
gli abiti sono asciutti
Bandiere al sole
***
Non piangere
non piangere
andare è tornare
Seduti sulla spiaggia
Fiabe intorno al fuoco
E viaggi
e tempeste
e il porto
e la sera
E il mattino sarà
ancora
Silenzio
***
Il silenzio del Mare
È la voce del Mare
Dondolano le barche
ma io
non partirò
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