“Possibile che il vicino depresso, trappettaro e scioperato abbia una vita sentimentale e sessuale più vivace della mia? Sì, è possibile.
Possibile che esista una relazione così arida e inconsistente, da farmi rivalutare tutte le precedenti, perfino quelle patologiche? Sì, è possibile.”(Sara Bini Laurids Brigge)
English version: Nostalgia and regrets
Dal dizionario Treccani, “nostalgìa”: “desiderio acuto di tornare a vivere in un luogo che è stato di soggiorno abituale e che ora è lontano”. Se invece cerchiamo “rimpianto”, troviamo: “ricordo nostalgico e dolente di persone o cose perdute, o di occasioni mancate.”
Dunque rimpianto e nostalgia, benché siano stati d’animo con molte affinità, si distinguono per un elemento essenziale: l’esperienza vissuta pienamente. La nostalgia infatti si rivolge con dolce malinconia verso qualcosa che c’è effettivamente stato: un sentimento, rapporto, un luogo, una persona, e che forse temiamo di non ritrovare più.
Il rimpianto, al contrario, ha in sé l’amarezza del vuoto: sentiamo di aver mancato un appuntamento con la vita, di non aver colto un’occasione al volo, di non aver riconosciuto un grande amore o un’opportunità di crescita, di essere stati privati di qualche esperienza per noi vitale.
Nella mia vita, ho sempre sentito la nostalgia di un altro mondo, di un’altra atmosfera, di un’altra dimensione. Tuttavia, invecchiando, noto che questa esperienza terrena, specialmente negli ultimi anni, si sta costellando di rimpianti. Certe cose non torneranno più, certe leggerezze, certi amori, certi slanci del cuore.
Sebbene in me brilli e bruci ancora un certo fuoco, le esperienze e le relazioni che mi si presentano sono fortemente parziali e compromesse. Risultato? Manco a dirlo, le canto in musica e poesia.. del resto, siamo sul pianeta Terra, magari sul prossimo mi andrà meglio!
Qui di seguito, il video a tema con gli splendidi haiku di Davide Paciaroni: Rimpianti e nostalgia
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