domenica 18 novembre 2012

Orfeo : Poeta, Amante e Maestro 2 - breve ritratto




Ci sono molte ipotesi contrastanti sulla nascita e sulla vita di Orfeo, tuttavia, come dice Raphael, alcune figure hanno la facoltà “di camminare in mezzo agli uomini, di ancorare verità eterne, istituire organismi sacri e scomparire come nel nulla, lasciando dietro di sé solo il mistero[1].
Genealogicamente parlando, era il figlio di un re della Tracia, Eagro, e della musa Kalliope, figlia di Zeus e di Mnemosine, la onnisciente. Nella maggior parte delle sue apparizioni Orfeo viene presentato come cantore e poeta lirico. La sua musica ha una tale potenza ultraterrena che incanta gli animali, le piante e addirittura i fiumi. Tutto e tutti sono attratti da lui poiché ‘sapeva raccontare la natura stessa, il suo divenire e le sue leggi’. 


Queste capacità teurgiche fanno da tratto di unione tra l’Orfeo musicista e l’Orfeo esoterista. Sappiamo che fu il fondatore dei misteri orfici che fiorirono nel sesto secolo avanti Cristo. I Misteri, dal greco ‘mysterion-segreto’, si basavano su una disciplina arcana che, a differenza delle religioni convenzionali, spostava l’accento sulla suddivisione tra ‘iniziati’ e ‘non-inizati’.
Al cuore della disciplina orfica stava la purificazione dell’anima caduta nella materia (psyche) fino alla sua reintegrazione col principio divino-spirituale (Nous). Questa catarsi e liberazione finale dell’anima umana dalle catene del mondo illusorio delle apparenze è in effetti una costante di ogni sentiero spirituale.


[1] Raphael: Orfismo e tradizione iniziatica. Asram Vidya, Roma 1985, S. 37

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