Subito dopo però, le indicazioni ci
rispediscono in una stradina sperduta dove rischiamo un ulteriore smarrimento. “Giriamo
di qua, perché se si va avanti non c’è nessuna luce” dice a un certo punto Alessandro, insospettito da tutto quel buio
pesto e deserto. “Se il falegname ha detto Strada di Cortine, allora la via è
questa, perché girare?” ribatte Claudia. Noi donne dunque insistiamo per
proseguire nella notte.
L’ultimo numero civico trovato è
il 24, dobbiamo arrivare al 12 e non c’è cenno d’insediamento umano né lungo né in largo. Dopo altro penare incappiamo
in un derelitto casolare, dal nome quanto mai azzeccato: ‘Casa Sola’. Guardiamo
il numero: 22. “E caspita, tutta questa strada e solo uno scatto di numero!” esplodo
io, al limite della sopportazione “Ma dove diavolo è questo posto????!!”
“Eccolo” risponde Alessandro. Dal
nulla è comparso il cartello ‘La Chiara di Prumiano’ e, come per magia, si accendono una serie di luci, auto e persone.
Troviamo a malapena parcheggio. Scesi d’auto,
c’incanaliamo dietro a una coppia che ci
fa strada. Ormai tranquilla, mi fermo a traccheggiare e a trastullarmi con
tutti gli esseri viventi che incontriamo: cani, rospi, persone e un magnifico
gattino bianco e nero.
[Continua...]
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