"Questo è un corso in miracoli. Per favore prendi appunti”. (Un Corso in Miracoli)
La buona notizia, secondo la mia esperienza, è che tutti noi siamo già perfetti, a un qualche livello di realtà, e che qui, su questo piano, non importa esserlo - anzi, è praticamente impossibile. Ci siamo buttati nell’avventura umana proprio per sperimentare un sacco di belle cose come la perdita, l’incostanza e l’ambivalenza - in una parola - l’imperfezione.
Se ci appelliamo però alla nostra parte luminosa, saggia e completa, che ci è stata data in dotazione ma di cui nessuno fa uso per mancanza d’informazione, vediamo che la guarigione ‘accade’ semplicemente, inevitabilmente, con i suoi modi e i suoi tempi e con la sua intrinseca giustizia. La Vita , di cui noi siamo parte, pulviscoli e scintille, è fatta per risolversi. Tanto è vero che nel Presente, dove la Vita è, in realtà non percepiamo e non sopravvive nessun problema.
Il guaritore dunque non ha altro che la funzione di creare lo spazio-tempo, ossia il ‘setting’, per permettere alla guarigione o soluzione di accadere. Più lui si farà da parte, rendendosi strumento del Sé saggio del cliente, più la soluzione sarà adeguata, quale che essa sia, quale che sia la condizione evolutiva del guaritore o del guarito.
Ciò non esonera il guaritore dalla costante autorevisione, dal restare lucido e consapevole del proprio stato mentale e fisico, dal prendersi cura della propria stanchezza o dei propri momenti di sconforto. Non è facile infatti connettersi con l’altro e con la sapienza amorevole della vita quando la propria condizione è in qualche modo troppo compromessa o annebbiata. Dunque il guaritore resta fondamentalmente in carico di sé stesso, più che del cliente - che spesso e volentieri rappresenta proprio un suo riflesso.
Concludo con le parole di C.R.Rogers, padre fondatore del counseling “Noto che quando sono vicino al mio Sé interiore e intuitivo,……..quando sono forse in uno stato di coscienza lievemente alterata, allora tutto ciò che faccio sembra possedere un’intima qualità curativa. In questo caso, la mia semplice presenza è liberante e utile per l’altro……Il nostro rapporto trascende se stesso e diventa parte integrante di qualcosa di più grande. Sono presenti una crescita, un’energia e un potere di guarigione profondi.”
Concludo con le parole di C.R.Rogers, padre fondatore del counseling “Noto che quando sono vicino al mio Sé interiore e intuitivo,……..quando sono forse in uno stato di coscienza lievemente alterata, allora tutto ciò che faccio sembra possedere un’intima qualità curativa. In questo caso, la mia semplice presenza è liberante e utile per l’altro……Il nostro rapporto trascende se stesso e diventa parte integrante di qualcosa di più grande. Sono presenti una crescita, un’energia e un potere di guarigione profondi.”
Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli e Masayo Yonemitsu
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Sara Bini Le Vie per l'Armonia