“Don't believe every thing you think - Non credere a tutto ciò che pensi” (B.Katie)
Byron Katie è una donna californiana che, grazie a un’improvvisa esperienza di trasformazione, è uscita da una depressione decennale sviluppando un metodo d’indagine sui pensieri denominato ‘The Work’, il ‘Lavoro’.
In un lampo di intuizione, Katie comprese che i nostri tentativi di trovare la felicità procedono al contrario: invece di cercare disperatamente di adeguare il mondo ai nostri pensieri su di esso e su come dovrebbe essere, noi possiamo capovolgere il problema, e mettere in discussione proprio tali pensieri, confrontandoci così con la realtà come essa è, e vivere un'esperienza inimmaginabile di gioia e libertà. Tutto questo sarebbe rimasto un percorso singolo di autorealizzazione se Katie non avesse elaborato questo metodo di indagine semplice, ma molto efficace, che facilita la rivoluzione mentale in lei spontaneamente ‘avvenuta’ ma che può anche essere ‘indotta’ e ‘appresa’.
Di per sé la tecnica può apparire banale: consiste infatti di quattro domande e un ‘turnaround’(che in italiano è stato reso con ‘rigiro’). Tuttavia questi semplici passi, se calibrati e indirizzati in modo appropriato, assorbono la forza stessa del problema e gliela ritorcono contro, portando alla luce aspetti utili alla comprensione e all’eventuale risoluzione di esso.
Esaminiamo un po’ più in dettaglio come funziona questo metodo. Schematicamente si può dire che prendiamo un nostro giudizio su qualcuno, oppure un pensiero che ci stressa, lo scriviamo su di un foglio e lo poniamo sotto inchiesta con quattro semplici domande :
- E' vero questo?
- Puoi veramente sapere che è vero?
- Come reagisci quando pensi questo pensiero?
- Chi o cosa saresti senza questo pensiero?
Ultimo step, rigira o capovolgi questo pensiero.
Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli
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Sara Bini Le Vie per l'Armonia
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