sabato 28 luglio 2018

L’AMORE INCONDIZIONATO 2 - Amici e partner

“Le mie relazioni? Meglio non prenderle sul personale.”(Sara Bini)


Detto questo, nella mia modesta esperienza, posso riassumere in una formula basica e forse banale ciò che ho compreso e in parte realizzato sull’amore incondizionato: “Ti prendo/ti accetto esattamente così come sei ora e non voglio niente da te.” Applicato quanto sopra, restano comunque in vigore i parametri del buonsenso: accettare l’altro incondizionatamente non significa per forza mangiarci la pizza insieme tutte le domeniche o restarci sposato a vita, se ciò provoca sofferenza in uno dei due o in entrambi. 
L’amore incondizionato parte piuttosto da un atteggiamento di serenità interiore, che si traduce spontaneamente in gesti esteriori di maggiore lucidità, empatia e accoglienza verso gli altri, verso se stessi e verso il mondo. In effetti non è possibile applicare tale formula al prossimo se non  abbiamo cominciato, almeno in parte, a sperimentarla su noi stessi. In sostanza, possiamo accettare sinceramente gli attuali limiti dell’altro solo nella misura in cui ci siamo un po’ riconciliati con i nostri.


Così l’amore va a comporsi e colorarsi di quelle squisite note di presenza ‘Io ci sono’ e non-giudizio ‘Vai bene proprio così come sei’ che rendono tale sentimento cura, trasformazione, co-creazione.
Da parte mia, devo davvero chiedere scusa ai miei amici più stretti e ai miei ex-partner, caricati indebitamente con il peso delle mie richieste e delle mie aspettative. Con loro ho fatto spesso e volentieri l’errore della madre, che intravede le potenzialità del figlio e vorrebbe vederle attualizzate in un battibaleno. Invece, a fatica, comincio a comprendere che l’altro, sia esso genitore, figlio, amico o fidanzato ha tutto il sacrosanto diritto di:
  1. Sotterrare i suoi talenti e non volerli esprimere.
  2. Esprimerli o realizzarli nei tempi e nella misura che sono congeniali a lui o alla vita, e non a me.
Rispetto e amore alla fine significano proprio volere ciò che l’altro può e vuole - e anche salutarsi, se i nostri sentieri di vita non si armonizzano o addirittura s'intralciano a vicenda. Questo non implica che l’uno sia migliore dell’altro in assoluto, perché la Vita ha sempre ragione e ne sa sempre più di noi, per quanto ‘avanti’, ‘illuminati’ o 'amorevoli’ pensiamo di essere.



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