“La mia vita - prendetela.”(John Lennon)
English version:Crossing bridges - crossing worlds
La pienezza vitale, la realizzazione di sé e la gioia del cuore si trovano molto spesso un passettino più in là della propria zona di comfort. Quest’ultima significa per noi sicurezza, calore e la tranquillità statica del conosciuto: la routine è più o meno prevedibile e abbiamo l’illusione del controllo. D’altra parte però, si tratta di un luogo di scarsa crescita, scarse emozioni e dove la libertà è solo apparente.
Il nuovo ha caratteri perturbanti: si profila l’insolito, il potenzialmente minaccioso, il rischio del fallimento e di sentirsi inadeguati. Allo stesso tempo tuttavia, sappiamo che proprio in questo nuovo orizzonte ci possiamo manifestare pienamente come esseri umani e quindi trovare un senso e una missione.
È la poetica del varco, dell’attraversamento di una soglia; impariamo a reggere quella tensione evolutiva, talvolta dolorosa, necessaria a raggiungere un livello superiore di consapevolezza - e di godimento dell’esistenza. Frantumiamo così un’immagine di noi stessi ormai sclerotica e obsoleta e trasgrediamo l’ordine costituito che la conferma; in un certo senso andiamo contro natura per arrivare a compiere la nostra vera Natura.
Anche se ci piacerebbe restare nella nostra comfort-zone in eterno, presto o tardi la Vita, che per definizione è divenire e movimento, destabilizzerà le nostre false certezze. Tra l’altro, non lo farà sempre con modi gentili, specialmente se non abbiamo colto occasioni o inviti più piacevoli in precedenza.
Ci vogliono la forza e il coraggio di attraversare i ponti e congiungere i mondi, di rischiare e sperimentare un allargamento della propria coscienza, in nome di un’armonia superiore. Una volta realizzato ciò, comprenderemo che in questo processo di espansione niente di reale e vitale viene mai perso - ma solo trasformato, innalzato e trasfigurato.