“Entrambi abbiamo perso qualcosa. Tu hai perso me e io ho perso tempo."(The Edge of Love)
English version: Unlove-able: the distance from love
Di tutte le malattie mentali, quella di non saper amare o almeno celebrare l’amore quando arriva è forse la più squallida e letale. Lentamente uccide il sentimento anche nella persona più romantica e appassionata, attraverso uno stillicidio di delusioni e frustrazioni che denunciano un cuore pavido, immaturo e soprattutto egoista.
Qualsiasi fallimento di coppia o amarezza sentimentale abbia mai avuto la persona unlove-able non sono sufficienti a giustificare la torva cattiveria con cui lui/lei stronca la passione, l’entusiasmo e lo slancio nel nuovo partner che, incautamente, entra nella sua vita.
È vero, ci sono storie d’amore che partono con i fuochi d’artificio e sfumano alla velocità degli stessi. Ma almeno i fuochi ci sono stati. Ci sono poi storie che partono soft e s’infiammano lungo il percorso, diventando sempre più belle con il crescere dei ricordi e l’aumentare della complicità.
Infine ci sono storie che partono male, continuano peggio e finiscono come se non fossero mai esistite. Non lasciano traccia, se non rimpianto, recriminazione e amarezza. Ci sono storie che non fanno storia.
Unlove-able: una delle peggiori maledizioni che possa capitare a un animo poetico e ardente. L’unlove-able sembra volersi mettere in relazione, ma ha sempre un piede fuori dalla porta. È arido, non porta un fiore, non scrive un verso, non manda una canzone. Se gli/le chiedi il perché ti risponde ‘è infantile’, millantando una maturità spocchiosa che è solo il sepolcro imbiancato di un’immaturità affettiva condita di supplenza e alterigia.
Nel frattempo, tuttavia, chatta e manda cuoricini alle /agli ex, si porta il cellulare anche al cesso. Guarda altri uomini/ altre donne quando esce con il partner, in un modo tale da imbarazzarsi ad averlo/la accanto. Prende ‘pausa’ dalla relazione principale appena fa capolino l’occasione di ‘provare’ altre esperienze. Assaggiata la novità, torna apparentemente pentito dal partner che aveva messo in stand-by, mentre segretamente riparte la caccia sui social o altrove.
Poi l’unlove-able si stupisce se l’altro smette di chiamarlo ‘amore’, se non manda più il buongiorno, se non pubblica le sue foto sui social. Non sembra ricordarsi che, a Capodanno, San Valentino o per ogni altra occasione importante per il partner, lui ha ben creduto di cavarsela con una telefonatina, negando la sua presenza ed esponendo l’altro al ridicolo e all’umiliazione.
A questo tipo di persone, che un mio amico chiamerebbe gli “stitici emotivi”, la vita presenta il conto come un Guttalax, se non altro dal punto di vista spirituale. Infatti cadono nel dimenticatoio, per non dire in un altro posto, perché non sono riuscite a fare anima né in loro, né in chi li circonda.
Il mio canale YouTube: Sara Bini
Per arrivare a te controlli su controlli e Google e Telegram e NCIS e cavolo...hai due occhi in effetti da potenza termonucleare ....Stefano Enea Virgilio poeta conativo tra i più fecondi e importanti di mundu
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