“Fallimento? Non esiste nessun fallimento, solo precoci tentativi di successo. - Failure? There's no such thing as failure, only early attempts at success.” (dal film 'The Guru of Love')
Se la relazione del ‘Lui dovrebbe cambiare’ è con il mondo, inutile dirlo, è una battaglia persa in partenza. L’amministrazione comunale, il governo e il mondo cambieranno realmente quando saranno i cittadini a cambiare realmente - nei loro pensieri, nelle loro emozioni, nelle loro azioni.
Se la relazione è invece con un altro essere umano abbiamo due possibilità: o lo accettiamo o lo salutiamo. In genere scegliamo l’opzione ‘accanimento terapeutico’ sforzandoci allo sfinimento di indirizzare e manipolare l’altro per adeguarlo ai nostri bisogni - con il risultato che finiamo stanchi o ammalati, spesso con il diabete, nel migliore dei casi in psicoterapia.
Quando la relazione è poi tale che non è possibile salutarsi fisicamente, ecco che si apre davvero la sfida dello ‘spazio interiore’, ossia di creare in noi un luogo di accettazione e di ascolto genuino per il figlio, il genitore o il partner così come è.
C’è infine un’altra possibilità, poco contemplata a dire il vero, perché è la più scomoda, umile e faticosa: iniziamo a ‘cambiare’, ‘lavorare’, ‘evolverci’ noi stessi, per primi. Se lo facciamo con il sincero movente di trasformarci ( e non solo per avere più soldi, sesso e rock’n’roll) e se proviamo gioia nell’occuparci di noi con costanza e amore, ecco che possono manifestarsi due miracoli:
- Non mi resta il tempo di rompere le balle al prossimo, né di farmi troppo gli affaracci suoi
- Il prossimo potrebbe essere magnetizzato e ispirato dal mio esempio più che dai miei predicozzi e forse, a suo tempo e comodo, impegnarsi davvero in un percorso di crescita o di cambiamento interiore.
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