mercoledì 21 novembre 2018

IL RIFIUTO 3 : rifiutare

“Una cipolla al giorno leva tutti di torno.”(Anonimo)


Vale la pena anche spendere due parole sulla parte ‘attiva’ o (‘cattiva’?) di questo dramma, su quella che in apparenza rappresenterebbe il ruolo del ‘carnefice’. Qui entra in gioco il famoso ‘saper dir di no’, arte quanto mai difficile perché nella concezione comune significa far soffrire un’altra persona. In realtà, molte volte, ciò che ci trattiene dal dire un onesto ‘no’ è la paura di perdere quell’immagine di noi stessi tanto buoni, altruisti o semplicemente tanto indispensabili e importanti che abbiamo lungamente faticato a costruire.
Non occorre dare ragioni per dire un ‘no’: ‘no’ è una frase completa. Non occorre neppure che l’altro ci stia un po’ sulle balle per potergli infliggere un ‘no’ a cuor leggero. E’ un nostro diritto porre dei limiti, prendere tempo, non dare spiegazioni. Non siamo la Sibilla Cumana che deve dar risposte a tutti.



Saper rifiutare e saper essere rifiutati sono in fondo la faccia della stessa medaglia. Fa parte di un sano, ‘sportivo’ senso di realtà, un saper stare al mondo con leggerezza. Cosa urta un rifiuto, l’orgoglio? Bene, quell’orgoglio ferito scaturisce dalla stessa debolezza emotiva che ci impedisce di dire un ‘no’ sincero e deciso. E’ fatto della stessa pasta inconsistente di un senso di valore fondato solo sulle conferme altrui e sui riconoscimenti esteriori.
Quando un rifiuto affonda troppo in noi, vediamo chi o cosa si sente minacciato e impariamo ad abbracciare queste parti fragili e poco mature di noi. Non pretendiamo che se ne debbano occupare gli altri, o che tutti debbano camminare in punta di piedi per non ferire la nostra delicata suscettibilità. Impariamo con dolcezza a stare nell’imperfetto, nel vulnerabile e nel cambiamento, coltivando in noi una parte più luminosa, stabile e forte capace di osservare e  sorreggere tutto questo. 



Del resto, come diceva il buon Stan Lee “un personaggio che non fa errori e si comporta sempre in modo impeccabile non è affatto interessante.” E nemmeno umano - aggiungerei io.

##Vedi i due post precedenti Alcune premesse e Essere rifiutati


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