“Se non fosse per i borseggiatori, la mia vita sessuale sarebbe del tutto inesistente.”(Rodney Dangerfield)
“È proprio vero che ogni esperienza ci porta un dono: grazie a questa relazione, ho rivalutato perfino il mio matrimonio fallito.”
English version at the link: Resistance and sloth
Qualcuno si sente appena appena sotto pressione? Siamo in tempi decisivi, la Vita sta premendo sull’acceleratore. Sto parlando per coloro che hanno un minimo di consapevolezza, non per chi non vuol vedere o s’imbottisce di alcol o Xanax. Ci siamo illusi di poter avere tutto il tempo per crescere senza eccessivi strappi, senza sofferenze, senza decisioni importanti e impellenti.
Invece eccoci a compiere il sacro matricidio e parricidio interiori: per aprirci a una vita significativa, siamo chiamati a uccidere simbolicamente ‘il padre e la madre’, ossia i legami di dipendenza e convenienza con ciò che ci faceva stare tranquilli e sicuri. Talvolta, allo stesso tempo, la vita ci offre persone o situazioni che potrebbero compensare il lutto delle vecchie certezze; toccherebbe a noi, non farsele scappare.
Purtroppo, nella maggioranza dei casi, vincono invece le nostre ‘resistenze’, e con questo intendo tutto ciò che si oppone al nuovo, alla crescita ed all’evoluzione. Tali ostacoli psichici, quanto più sono negati alla nostra consapevolezza interna, tanto più si manifestano nella nostra realtà esterna. Così, se le cose non filano lisce, daremo la colpa alla sfiga, al governo e agli avversi numi, senza mai assumerci la responsabilità di ciò che vogliamo davvero.
Se, per esempio, a livello inconscio rifiuto una relazione, guarda caso bloccheranno le strade o la mamma si sentirà male proprio quando dovrei andare a trovare il mio partner. Oppure mando duemila curriculum e lettere di presentazione ma, ahimè, mi vogliono a lavorare proprio il giorno in cui ho il mio sacro corso di pilates in palestra. In altri casi poi, le resistenze prendono la forma di tutti i ‘se’, i ‘ma’ e i ‘quando’ del buonsenso e della ragionevolezza: ‘se non avessi il gatto bulimico, mi trasferirei in Svezia’, ‘vorrei tanto vederti, ma c’è quella call urgente nel 2035 e devo prepararmi’, ‘quando avrò finito tutto quello che avrò da finire, sarò felice e farò la mia vita’.
Questi non sono tempi per i tiepidi, per gli ignavi, per i pusillanimi. Non sono tempi per i grigi. O si diventa adulti adesso o mai più. O ci emancipiamo adesso, tagliando il cordone ombelicale psicologico, o resteremo informi, inadeguati, inutili a noi stessi e alle persone che abbiamo intorno. Come Dante, occorre attraversare la Porta del Fuoco, lasciare il noto per l’ignoto, l’otre vecchio per far spazio al vino nuovo. Fa paura? Eccome. Fa male? Da morire. Ma è solo aldilà della Porta del Fuoco che troveremo Beatrice - la possibilità di Vita Vera, e Vero Amore.
Nessun commento:
Posta un commento