“A Sara, perché crescere non è invecchiare. E’ imparare a
stupirsi sempre per diventare, un giorno, finalmente bambini. – A Sara, parce-que
grandir n’est pas vieillir, c’est apprendre à s’etonner toujours pour devenir
un jour enfin enfant.” (Fabrice Charlot)
Commentare ulteriormente un testo come quello del Piccolo
Principe di Antoine de Saint-Exupéry suona facilmente
retorico e ridondante. Per chi sa ascoltare, dice già tutto da solo. Io lo
lessi da piccola – e il messaggio era forse troppo grande, o troppo ‘ovvio’ per
quell’età ancora abbastanza pura- poi, come accade, l’ho riscoperto da adulta. Devo ringraziare in particolar modo un caro amico, una delle persone più
brillanti che abbia mai conosciuto, per aver fatto ricomparire questa storia
nella mia vita al momento giusto.
Con una certa cadenza, da allora, il Piccolo Principe è tornato a trovarmi e a
incantarmi in mille forme, con mille volti e tanta poesia. Ultimissimamente, per
esempio, si è presentato come lo spettacolo musicale-artistico composto da un
altro caro amico e intitolato ‘Viaggio di un Piccolo Principe’. Qui di seguito metto il
video di presentazione:
Credo che il Piccolo Principe tocchi il cuore a tutti
proprio per la sua capacità di evocare i sentimenti e le emozioni più nobili
dell’essere umano. Sa unire i diversi mondi, ne interroga la qualità e suscita
in noi quella dolcezza e quello struggimento che, se fossero stabili nella
nostra percezione, renderebbero la nostra vita un paradiso.
Il problema e la sfida
per noi uomini è infatti quello di rendere costante, cioè quotidiana e non saltuaria,
la percezione del Vero, del Bello e del Buono. Tutto il cammino di
trasformazione e armonizzazione nelle nostre vite sta nel riuscire ad ‘agganciarsi’
a queste qualità, anche (e soprattutto) nei momenti di tempesta, nei giorni di
sconforto. Dice Massimo Rodolfi, di cui pubblico un video: “L’unica vera
tecnica terapeutica esoterica è quella che consiste nell’esporre la materia più
densa a frequenze più elevate. Ciò produce un’induzione che eleva, risana la
materia… e questa mi risulta ancora essere la cosa più potente”
Ricordiamoci chi siamo, cioè creature spirituali e non un mucchietto di carne ed ossa; siamo Piccoli Principi
in viaggio attraverso i mondi . Questa
consapevolezza, coltivata fino a farsi carne - la nostra carne- ci restituisce
forza e dignità , oltre a una prospettiva più ampia rispetto al nostro piccolo
mondo di problemi. Riguardo a questo, concludo con Rodolfi : Non fatevi prendere dalla vostra
percezione, non fatevi fagocitare dal vostro piccolo mondo. Siate consapevoli
che potete benedirlo questo mondo.” E ancora : “Posso dire tante parole ma solo
voi sapete come entrare nella vostra stanza più interna e pregare il Padre
Vostro che è nei Cieli. Non c’è bisogno di parole, non c’è bisogno di tecniche.
Siate questo.”
<3 grazie...
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