domenica 16 febbraio 2014

SPIRITUALITA' E COUNSELING 1: la mia esperienza attuale



"L'umanità si divide in due grandi categorie: coloro che prima di sedersi controllano se c'è il rotolo e coloro che si accorgono che manca quando è troppo tardi" (F. Merafino) 



Parlando con un amico, che inopinatamente ha seguito un po’ il mio stesso percorso, ci siamo trovati a ripensare il counseling sia come l’inizio di un percorso di ricerca interiore, sia come un passo fondamentale per riarmonizzare gli eccessi stessi che il percorso interiore talvolta comporta.
Nel primo caso, mi appello a uno degli assiomi fondamentale del counseling, che peraltro lo distingue dalla psicoterapia: il counseling si applica alla persona ‘normale’ (su questo termine ci sarebbere da dibattere anni). Il cliente di  counseling è dunque una persona senza patologie mentali o nodi psicologici troppo cristallizzati; quindi qualcuno con un problema  relazionale/lavorativo da gestire nell’immediato oppure qualcuno che sta discretamente ma vorrebbe sviluppare di più le sue potenzialità oppure una persona che a un certo punto del suo cammino inizia a porsi domande di senso.


Per cui può succedere che queste condizioni aprano la via a ciò che già contraddistingue un percorso spirituale: l’autorealizzazione e la trascendenza del proprio ego limitato.
Tuttavia, visto che i tempi sono maturi,  la New Age dilaga e troviamo il manuale di autosviluppo anche al supermercato, molte persone, senza passaggi intermedi di psicoterapia o counseling, si sentono ‘in cerca’ e intraprendono un sentiero evolutivo, sia esso di tipo magico-alchemico, che mistico, che esoterico. 


Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia

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