"L'umanità si divide in due grandi categorie: coloro che prima di sedersi controllano se c'è il rotolo e coloro che si accorgono che manca quando è troppo tardi" (F. Merafino)
Parlando con un amico, che
inopinatamente ha seguito un po’ il mio stesso percorso, ci siamo trovati a
ripensare il counseling sia come l’inizio di un percorso di ricerca interiore,
sia come un passo fondamentale per riarmonizzare gli eccessi stessi che il
percorso interiore talvolta comporta.
Nel primo caso, mi appello a uno
degli assiomi fondamentale del counseling, che peraltro lo distingue dalla psicoterapia:
il counseling si applica alla persona ‘normale’ (su questo termine ci sarebbere
da dibattere anni). Il cliente di counseling è dunque una persona senza patologie
mentali o nodi psicologici troppo cristallizzati; quindi qualcuno con un problema relazionale/lavorativo da gestire nell’immediato oppure qualcuno che sta
discretamente ma vorrebbe sviluppare di più le sue potenzialità oppure una persona che a un certo punto del suo cammino inizia a porsi domande di senso.
Per cui può succedere che queste condizioni
aprano la via a ciò che già contraddistingue un percorso spirituale: l’autorealizzazione
e la trascendenza del proprio ego limitato.
Tuttavia, visto che i tempi sono maturi, la New Age dilaga e troviamo il manuale di autosviluppo anche al supermercato, molte
persone, senza passaggi intermedi di psicoterapia o counseling, si sentono ‘in
cerca’ e intraprendono un sentiero evolutivo, sia esso di tipo
magico-alchemico, che mistico, che esoterico.
Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi su:
Sara Bini Le Vie per l'Armonia
Nessun commento:
Posta un commento