sabato 27 ottobre 2012

Errante Fino all'Orizzonte 2 - Hermann Hesse, viaggiatore dell'anima


Dalla conferenza su Herman Hesse :
"Le poesie che  abbiamo scelto, oltre a e calarsi perfettamente  nell’azione  drammatica, richiamano per ‘affinità elettiva’, per risonanza, il mood dell’opera di Hesse.
Hesse era un’anima inquieta, un uomo alla ricerca di sé stesso, come lui stesso si descrive nella prefazione del Demian "La vita di un uomo è un cammino verso se stesso, la ricerca di un cammino, la traccia di un sentiero" “Non mi posso definire un sapiente. Io sono stato uno che cerca, e ancor oggi lo sono. Però non cerco più sopra le stelle e dentro i libri, imparo ad ascoltare gl’insegnamenti che il mio sangue mi mormora’Io mi sono sentita sempre molto affine a queste temi e a questi moti interiori, soprattutto all'esperienza di un cammino che non passa solo dalla testa (i libri) ma che passa per l'azione, il sentimento e il corpo (il sangue).


Una parte della critica letteraria tedesca odierna considera Hesse ‘Trivialliteratur’ cioè non un classico degno di studio nei seminari di germanistica . Lo considerano uno scrittore per adolescenti e in parte tale giudizio è calzante perché la ricerca e della costruzione dell’identità sono temi tipicamente adolescenziali.
Non credo tuttavia che Hesse possa esaurirsi a questo, perché nel suo processo di ricerca c’è un aspetto mistico, un aspetto universale che caratterizza un’anima matura e non può essere appiattito alle categorie un po’ strette della psicologia tradizionale. Anzi, potremmo casomai applicare la terminologia di Maslow che pone tra i bisogni dell’uomo, come ultima istanza, il bisogno di trascendenza, inteso come tendenza ad andare oltre se stessi, per sentirsi parte di una realtà più vasta, cosmica o divina .  Ugo Morelli ci definisce esseri dotati di una ‘tensione rinviante’, cioè desideranti e capaci di tendere all’Oltre (e all’Altro) nell’arte come nella scienza, nella politica, nel sacro e nell’amore.
Quindi il viaggio, da esteriore e orizzontale diventa interiore e verticale, diventa il viaggio nella propria coscienza, nel proprio sentimento d'esserci.

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