Non
sono né una pittrice né una critica d’arte e anche se non posso esprimermi in
merito ai contenuti certamente posso empatizzare con il ‘contenitore’: l’amore
per l’arte in tutte le sue forme di espressione.
Ho
una formazione più musicale –letteraria che di arte visiva, ma la pittura è
poesia silenziosa, parla a tutti con la sua magia di colori e il suo incanto
per l’occhio. L’arte impedisce così all’anima di involgarirsi e di spegnersi,
libera il potenziale umano positivo che c’è in ognuno di noi, sia come creatori
che come fruitori.
Con
la pittura, che è il linguaggio delle forme e dei colori, ogni artista
organizza un discorso unico e irripetibile, una storia fatta di luci e ombre,
di dolcezze e abissi. Citando Picasso ‘uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che
sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto’. L’artista dunque
proietta sulla tela il suo panorama interiore, dove però il fruitore può
trovare riflesse parti di sé e lasciarsi trasportare nel gioco
dell’immedesimazione e del riconoscimento.
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